La Gazzetta dello Sport - Romana
IN VETRINA
Riccardo Calafiori Difensore ma anche regista aggiunto, 21 anni: è stato pagato al Basilea 4 milioni è un divertente fotomontaggio che circola fra i tifosi del Genoa: mostra un’immagine della squadra rossoblù, dove Bani ha uno chignon uguale a quello di Dragusin. Non una scelta casuale, ma l’investitura (anche) della piazza nei confronti del giocatore che ha legittimamente preso il posto del compagno ceduto in Premier.
C’▶ Lei è un genoano della prima ora: era già qui nel 2011 in Primavera con Perin e Sturaro.
«Bellissimi ricordi, venivo da una realtà come quella della Fortis Juventus, più dilettantistica e arrivare al Genoa aveva rappresentato un cambio importante, prima ancora sul piano umano che calcistico. Un percorso emozionante. Juric fu poi il mio primo allenatore».
▶Avr€bb€ immaginato di diventare una colonna rossoblù?
«Quando sei giovane ti impegni sul presente, ma sono felice che sia accaduto così».
▶ Da Napoli a Napoli: lei c’era il 15 maggio 2022, giorno della retrocessione del Genoa in B al Maradona, ma anche domenica scorsa, in una situazione ben diversa...
Gila ha grandi meriti: trasmette tranquillità e ti dà sempre una mano
Mattia Bani Difensore del Genoa
«A parte la prima giornata,abbiamo sempre dimostrato di potercela giocare con tutti, senza timori. A volte ci esaltiamo con quelle squadre che magari ti vengono ad attaccare. La fortuna è stata capire che per completare il nostro percorso serve fare punti sempre».
▶La svolta è stata la gara con il Lecce? Da 0-1 a 2-1, lì s’è visto che la mentalità era cambiata.
«Partiamo sempre con l’idea di cercare la vittoria, ma in casa siamo portati ad andare oltre. Penso alla gara con l’Atalanta. Dopo l’1-1, subito palla al centro. Sembrava fossimo sotto 0-2...».
▶Il club vuole alzare l’asticella, è uno stimolo in più?
«Certo, ma accadrebbe a prescindere, anche se non è stato affatto semplice fare questi primi
Leader coraggioso Mattia Bani, è tornato al Genoa nell’estate 2021 trenta punti».
▶A gennaio è stato ceduto Dragusin, perché era il reparto in cui il club era più tranquillo, con lei in squadra. Si è sentito ulteriormente responsabilizzato?
«Con lui avevo un bel rapporto già dall’anno scorso, ma eravamo consapevoli di poter fare bene comunque».
▶ S’è fatto portavoce del pensiero dello spogliatoio. Avanti con Gilardino...
«Credo ci sia una bella alchimia fra squadra e staff. Il mister è stato bravo già l’anno scorso, quando avevamo bisogno di una persona che ci desse tranquillità. Poi quando arrivano tanti risultati positivi, tutto funziona. Speriamo di proseguire così. E poi con Gilardino secondo me lo ha aiutato il fatto di essere stato un grande calciatore. Così si immedesima in tante situazioni. Il mister è come lo vedete voi: molto disponibile, sempre pronto a darti una mano».
Che rivincita l’ultima gara a Napoli, pensando alla sfida di due anni fa...
▶Gudmund⏻⏻on ha detto: ora bisogna puntare alla top ten.
«Noi vogliamo arrivare prima possibile ai quaranta punti. Certo, chiudere la stagione nella parte sinistra della classifica per una neopromossa sarebbe un grandissimo risultato, considerando che siamo rimasti tanti dalla B. Vincere è bello, ma lo è pure riuscire a confermarsi. Avere toccato il fondo due campionati fa ci ha dato un grande aiuto per ripartire quest’anno».
Bani e la crescita