La Gazzetta dello Sport - Romana

Quanto è cresciuta l’affidabili­tà in F.1 dal 2014 a oggi?

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8. Fernando Alonso (Aston Martin) 1’31”159;

9. Carlos Sainz (Ferrari) 1’31”247;

10. Sergio Perez (Red Bull) 1’31”483;

11. Nico Hulkenberg (Haas) 1’31”686;

12. Lewis Hamilton (Mercedes)

girato. Me li aspetto al vertice e penso che Max sarà ancora il pilota da battere. Dietro di lui, siamo tutti molto vicini».

Gerarchie In effetti ieri Verstappen ha completato tre sequenze di giri a ritmo mostruoso con le gomme C1, C2 e C3, facendo capire che la fantascien­tifica RB20 progettata da Adrian Newey ha le stesse qualità che hanno consentito alla Red Bull di dettaglio, il carico di carburante imbarcato, da nostre fonti ben superiore ai 40 chili, ha influenzat­o solo marginalme­nte il degrado delle gomme sino alla fine di ogni simulazion­e. Un altro dato rilevante è stato il lavoro di “sintonia fine” portato avanti. Rilevante la modifica apportata alla cinematica della sospension­e anteriore, agendo sul punto di ancoraggio del puntone (push rod) al portamozzo. Una modifica che indica quanto il lavoro svolto nei test abbia permesso una progressiv­a ottimizzaz­ione del bilanciame­nto. I tecnici non hanno, dunque, incontrato criticità che impedisser­o una progressio­ne, cosa possibile solo quando non vi sono problemi che impediscan­o lo svolgiment­o programmat­o del piano di lavoro. È una Ferrari solida e senza effetti speciali. 1’31”999;

13. Lance Stroll (Aston Martin) 1’32”038;

14. Lando Norris (Mclaren) 1’32”108;

15. Pierre Gasly (Alpine Renault) 1’32”149;  Sono passati dieci anni dall’introduzio­ne delle power unit ibride in F.1 e i progressi sono stati enormi, soprattutt­o sul fronte dell’affidabili­tà. La Red Bull-Honda di Verstappen mercoledì ha subito completato 143 giri senza problemi. Unica noia, nei tre giorni, un surriscald­amento che ha spinto il team ad aggiungere alcune prese d’aria nella parte superiore della carrozzeri­a. Nel 2014, quando debuttò a Jerez, la Red Bull-Renault mise insieme appena 21 giri in quattro giorni con Vettel e Ricciardo.

16. Kevin Magnussen (Haas) 1’33”053;

17. Esteban Ocon (Alpine) 1’33”079;

18. Valtterri Bottas (Sauber/Stake) 1’33”528;

19. Daniel Ricciardo (Racing Bulls) 1’37”015.

dominare lo scorso campionato con 21 vittorie su 22 GP. Il degrado delle gomme era minimo. Tuttavia la Ferrari, che prima rimediava distacchi abissali in condizioni gara, non è parsa lontana. Tanto da giustifica­re la prudenza di Helmut Marko: «Il nostro vantaggio non arriva a tre decimi». Le altre contendent­i sembrano un gradino sotto. La Mercedes ieri ha centrato il secondo tempo con George Russell (C4) quando le temperatur­e erano più favorevoli. La McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri, veloce sul giro singolo, non ha brillato sempre sulla distanza. L’Aston Martin, cresciuta con Fernando Alonso, non sembra sorprenden­te come dodici mesi fa. Mentre la Racing Bulls di Ricciardo e Tsunoda potrebbe stupire. «Diciannove piloti sanno già che non vinceranno il Mondiale», ha detto con una provocazio­ne Alonso. Facile pronostica­rlo, con Verstappen a caccia del quarto titolo. Eppure la trama della stagione potrebbe essere tutt’altro che scontata.

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La Ferrari SF-24 di Charles Leclerc (sopra) e la Red Bull RB20 di Max Verstappen.
Ieri il pilota della Ferrari, 26 anni, ha chiuso la terza giornata di test con il miglior tempo. La monoposto di Maranello sembra avvicinars­i nella tenuta ai rivali di Milton
Keynes
Buone sensazioni La Ferrari SF-24 di Charles Leclerc (sopra) e la Red Bull RB20 di Max Verstappen. Ieri il pilota della Ferrari, 26 anni, ha chiuso la terza giornata di test con il miglior tempo. La monoposto di Maranello sembra avvicinars­i nella tenuta ai rivali di Milton Keynes
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Ingegnere Enrico Gualtieri, direttore Power Unit Ferrari

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