La Gazzetta dello Sport - Romana
«Idee, gioco e intensità Regalateci uno show: ce n’è proprio bisogno»
chi gioca meno, la squadra si allunghi, si allarghi e vada in crisi. E’ normale, ma il giudizio sull’allenatore non cambia».
▶Ch€ cosa apprezza del tecnico rossonero?
«Sta uscendo dal tatticismo e sta diventando sempre più uno stratega. Il tattico è quello che si affida al singolo, lo stratega è quello
Arrigo Sacchi su Stefano Pioli che punta sul gioco collettivo. Il tattico fa spendere tanti soldi alla società, lo stratega si basa su ciò che lui stesso crea: la manovra in fase offensiva e difensiva. Questa è una differenza fondamentale che in Italia dovremmo cominciare a comprendere anche per sistemare i bilanci dei club».
▶ Pioli, però, viene da due sconfitte consecutive e sul suo futuro ci sono sempre ombre.
«Questo è un guaio, i dirigenti dovrebbero sostenerlo sempre. Io ne so qualcosa: Berlusconi mi aiutò tantissimo appena arrivato al Milan. Qui bisogna capire che al Milan ci sono buoni giocatori, ma non campioni. Possono diventare campioni solo se vengono aiutati dal gruppo: il gioco di squadra nasconde sempre gli errori dei singoli».
▶ E di Gasperini che dice?
«E’ un maestro. Nelle passate stagioni ha compiuto un vero capolavoro. Merito del club che lo ha sostenuto e ha individuato in lui l’uomo giusto per raggiungere determinati obiettivi. Giocare contro l’Atalanta è come andare dal dentista: lo ha detto ieri Pioli e lo aveva detto ancora prima Guardiola. E’ una squadra difficilissima da affrontare».
▶ Che cosa apprezza dell’Atalanta?
«Ha avuto un calo di rendimento quando non si è rinnovata, ma adesso sta tornando ad alti livelli. Intensità, velocità, movimenti senza palla, aggressione degli spazi, pressing: i ragazzi di Gasperini conoscono il vocabolario
Pioli ora esce dal tatticismo: sta diventando più uno stratega
Gian Piero è un maestro: insegna il vocabolario del calcio moderno