La Gazzetta dello Sport - Romana
Strappi e gol pesanti Il baby tra le stelle: è in volo col Bologna
Un po’ Hamsik e un po’ Dino Baggio: studia Economia, l’università con Motta
27 anni, centrocampista svizzero: 25 presenze e 1 assist in campionato
Lewis Ferguson
24 anni, centrocampista scozzese: 25 presenze, 5 gol e 4 assist in Serie A
Remo Freuler
31 anni, centrocampista svizzero: 21 presenze e 1 gol in questo campionato raticamente: un gol ogni due gare. Ogni 196’. Avrà ragione Claudio Ottoni, suo ex tecnico nelle giovanili del Padova, ad averlo paragonato a Marek Hamsik. Ma il tutto senza sottovalutare, per fisicità e fiuto e carta d’identità, Dino Baggio, nato anche lui a Camposampiero: un dna evidentemente pesante. Di cui gode l’Under 21 e del quale godrà prima o poi anche Spalletti. Il nuovo “Baggione”? Vedremo. Giovanni Fabbian, detto San Giovanni per la tempestività nello sbloccare le partite o anche vincerle, è un colosso di 190 centimetri che non solo gioca col fisico straripante ma soprattutto con la testa. La testa di chi ce l’ha sulle spalle: questione di famiglia, perché non è un caso che le sue tradizioni siano di radici profonde e che abbia già dato tre esami all’Università (Economia) «perché la carriera del calciatore dura poco e non si sa mai nella vita».
PNel nome di Gabriele Amico fraterno di Cesare Casadei col quale ha condiviso la crescita fra i baby dell’Inter, in comune col papà ha l’adorazione per Ibrahimovic e del nonno ha raccolto l’eredità ma prendendosi una rivincita per lui: la storia è nota, Gabriele doveva stare dietro alle famiglia, il bisnonno lo obbligò ad accudire anche alle nove sorelle e così dovette dire no - lui difensore del Giorgione - a quel Torino allenato da Nereo Rocco. Storie granitiche che danno il senso della famiglia prima di tutto, della base da coltivare, delle priorità non procrastinabili.
Io voglio lui Quando l’incastro Samardzic-Inter pareva a un passo dall’essere sbrogliato, Giovanni Fabbian pareva destinato proprio al Friuli. Poi saltò tutto, lui (di ritorno dagli otto gol realizzati con la maglia della Reggina) divenne un ragazzo di talento da mandare a giocare, a tal punto che si fece avanti anche la Salernitana. Ma fu una telefonata, un blitz al cellulare ben definito a far sì che Giovanni dirottasse verso Bologna. Lo aveva espressamente chiesto Thiago Motta. E disse alla dirigenza di dirottare verso quell’interno dal gol facile. Anche Thiago stesso si adoperò per convincerlo. «Secondo me devi migliorare lì e lì», gli disse il tecnico del Bologna. E lui rimase sorpreso, «perché Motta mi stupì elen