La Gazzetta dello Sport - Romana
Gasp con la Dea non ha mai battuto l’Inter a San Siro
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Dazn
Inzaghi
Colombo Pairetto
Di Paolo www.gazzetta.it Gian Piero Gasperini è sulla panchina dell’Atalanta da otto stagioni e ha vinto in trasferta almeno una volta in campionato su tutti i campi dove ha giocato la sua Dea. Tranne uno: San Siro “casa Inter”. Sette tentativi e zero vittorie, lo score peggiore. E ieri ha detto: «Di sicuro ci proveremo. È la situazione più difficile, ma chissà: per la legge dei grandi numeri...».
Lo Cicero-Zingarelli Marini
Gasperini resta comunque quella di tenere alta la soglia d’attenzione e di evidenziare le insidie che propone l’Atalanta. Una di queste si chiama Gian Piero Gasperini, per la sapienza tattica, ma anche per l’orgoglio. Da quando ha aperto il ciclo d’oro all’Atalanta (2016-17), ha espugnato, almeno una volta, tutti i 30 campi che ha visitato, compresi lo Stadium juventino, San Siro milanista, il Maradona, l’Olimpico di Roma... Gli manca uno scalpo solo, San Siro nerazzurro: 7 trasferte, nessuna vittoria. Anche se ci è andato vicino, vedi l’1-1 del gennaio ‘20, quando Muriel sbagliò un rigore nel finale e al Var sfuggì un placcaggio rugbistico di Lautaro su Toloi; oppure il 2-2 del settembre ‘21, quando il Var annullo’ un gol a Piccoli all’88’. Il Gasp ci terrebbe parecchio a cancellare l’unico zero nel suo diario di viaggio, a prescindere dall’infelice esperienza-lampo alla corte di Moratti del 2011, che va archiviata come buco nero, non come fallimento, dal momento che non ebbe modo e tempo per allenare davvero. Ieri il tecnico della Dea ha rivolto complimenti non formali alla qualità del gioco di Inzaghi che un tempo era un dogmatico della ripartenza e oggi, cresciuto, coltiva gli stessi principi del Gasp: corsa in avanti con e senza palla, palleg
Panchine nerazzurre
A sinistra, Simone Inzaghi, 46 anni, all’Inter dal 2021; a destra, Gian Piero Gasperini, 65, all’Atalanta dal 2016 gio, possesso, attacco ad oltranza. Tatticamente si sono avvicinati, accomunati da un effetto collaterale virtuoso: entrambi migliorano i singoli attraverso il gioco. Inzaghi, che da interista non ha mai perso con Gasp, avrà suggerito ai suoi di ignorare la prova sofferta dell’Atalanta contro il Milan e di ricordare piuttosto quella d’andata, a Bergamo. L’Inter vinse 2-1, ma fino al 40’, cioè fino al passaggio visionario di Calha che procurò il rigore su Darmian, la
Dea aveva nascosto palla e porta alla capolista, aggredita in massa. Il gol di Scamacca nacque da una palla spolpata da Lookman in pressing su Dimarco.
Cervelloni Se aggredita, come ha fatto la Fiorentina al Franchi, l’Inter può soffrire. Anche allora, come stasera, mancherà la regia di Calha. Domenica contro il Milan, l’Atalanta non riusciva a salire, a giocare e concesse il 70% di possesso. La vera Dea, a Berga