La Gazzetta dello Sport - Romana

È un’Inter

MARCATORI INZAGHI

- Di Luigi Garlando MILANO

INTER (PT) 2R

Darmian al 26’, Lautaro al 46’ p.t.; Dimarco al 9’, Frattesi al 27’ s.t.

ALL.

INTER (3-5-2) Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni; Darmian (dal 1’ s.t. Dumfries), Barella, Asllani, Mkhitaryan (dal 17’ Frattesi, dal 28’ s.t. Klaassen), Dimarco (dal 23’ s.t. Carlos Augusto); Arnautovic, Lautaro (dal 23’ s.t. Sanchez) PANCHINA: Di Gennaro, Audero, Bisseck, Stankovic, Akinsanmir­o, Sarr, Buchanan ESPULSI: nessuno AMMONITI: Darmian, Bastoni per gioco scorretto CAMBIO DI SISTEMA: nessuno BARICENTRO: molto basso (46,2 m)

Q0

ATALANTA

Due cose sono certe. La prima: con 12 punti di vantaggio a 12 turni dal termine, l’Inter vede la seconda stella, anche meglio di quanto i Magi vedessero la cometa. La seconda: i nerazzurri hanno mandato perfettame­nte a memoria la tabellina del 4. Dopo l’incrocio elettrico con la Juventus, dominato, ma vinto di corto muso su autogol, la capolista, per dirla con Sinner, ha lasciato andare il braccio e ha fatto il vuoto: 4 gol alla Roma, 4 alla Salernitan­a, 4 al Lecce, 4 ieri all’Atalanta. Una vera esplosione di calcio. Più ancora della contabilit­à di classifica, sono questa allegria di gioco, questa facilità di gol, questa generosa ostentazio­ne di bellezza anche a risultato ottenuto a fare dell’Inter di Inzaghi qualcosa di diverso e di superiore in Serie A. Otto vittorie di fila, l’unica sconfitta lontana 5 mesi, la differenza reti salita a +55, i 67 gol fatti, i 17 clean sheet, 19 punti in più rispetto a un anno fa sono una mostruosit­à. Come lo sono i 23 gol in 24 match

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