La Gazzetta dello Sport - Romana
«Lotterò come sempre Ma sul 2025 ho fatto la scelta più giusta»
Il sette volte iridato inizia la stagione dell’addio: «In Mercedes hanno capito, in tanti mi vogliono bene»
Lewis Hamilton
È nato a Stevenage (GB) il 7-01-1985.
Nel Vince 2005 ha vinto la F.3 europea, nel 2006 si è ripetuto in GP2
7 titoli
Debutta in F.1 nel 2007 con la McLaren ed è
2°. È iridato nel 2008. Nel 2013 passa alla Mercedes e dal 2014 al 2020 vince altri 6 Mondiali. In 332 GP vanta 103 vittorie e 104 pole, entrambi record assoluti della storia della F.1 Questa è la sua ultima stagione im Mercedes. Per il 2025 ha firmato con la Ferrari a cosa più bella è stata la sua espressione quando gli hanno chiesto in che modo intenderà affrontare questo suo ultimo ballo in nero. Lewis Hamilton ha sgranato un po’ gli occhi, come se la domanda più scontata e naturale fosse la più remota delle domande immaginabili. A riprova che primo o ultimo ballo, lui resta sempre anche un gran bell’attore. «Non cambia nulla, in realtà», ha risposto. Sì, come no.
LAmore per il team O meglio: sul fatto che da oggi, in pista, il suo atteggiamento, la sua professionalità, la sua voglia di fare e di vincere saranno quelli di sempre sì, non ci sono dubbi. Ma tutt’attorno no, che non sarà come è sempre stata. Oggi in due garage, quello della Ferrari e quello della Mercedes, che la classifica dei Costruttori 2023 posiziona uno di fianco all’altro del paddock cominciano due romanzi paralleli. Quello di Carlos Sainz, bocciato dalla sua squadra e ansioso di rivalsa. E il suo, di Lewis, l’uomo più vincente della storia di questo sport che, a 39 anni, invece di mettersi dietro un microfono a vedere chi mai sarà capace di eguagliare le sue imprese, non solo ha scelto di andare avanti, ma ha rilanciato. «Non cambia nulla», allora. «Sono andato in fabbrica anche lunedì scorso – ha proseguito – e ho trovato tutti molto concentrati e motivati. Vogliamo attaccare. Sono in questo team da così tanto tempo, c’è così tanto affetto che tutto va avanti come sempre. Ho trovato una gran comprensione per la mia scelta. E tutti mi stanno garantendo un supporto enorme. Sanno che io sono qui per dare il mio meglio, che sono concentrato come sempre, come in ogni altra stagione. Di certo io questo team lo amerò sempre. Un team che continuerà a vincere e io resterò fiero di aver fatto parte del suo percorso». Poi, certo, da qui a lasciare tutto fin da subito in eredità a Russell ce ne passa. «Sarà in grado di essere leader», ha detto di lui. Meglio però se dal 2025.
Inverno duro E allora, via: le ultime volte sono già cominciate. Ad ogni GP ce ne saranno chissà quante. «Oggi ho provato il sedile, mi ricordo il primo qui in Mercedes…». Tanti colpi al cuore, tutti messi in conto nel momento in cui ha deciso per il trasferimento forse più clamoroso di sempre. Che ha raccontato così: «È stato un inverno difficile e anche piuttosto inconsueto. Ho riflettuto molto a dicembre. E poi a gennaio tutto è stato sconvolto, quando si è presentata l’opportunità ho passato tanto tempo da solo, per far quadrare tutto, per un processo non semplice e concluso in modo amichevole. Per prendere la decisione giusta, e penso di averla presa». s TEMPO DI LETTURA 2’18”