La Gazzetta dello Sport - Romana

«Sbagliato il mercato Servivano un centrale e l’alternativ­a a Giroud»

- Di G.B. Olivero

’ è una cosa che fa soffrire Arrigo Sacchi: «Quando vedo i giocatori del Milan sparpaglia­ti per il campo significa che qualcosa non va. E a me dispiace tanto, perché penso che Pioli sia un buon allenatore oltre che una brava persona. Però deve intervenir­e».

C▶ Arrigo, come valuta la stagione del Milan finora?

«Il giudizio è sospeso. Il campionato è stato negativo, non perché sarà l’Inter a vincere, ma perché i rossoneri non sono mai stati in lotta per lo scudetto. E anche l’uscita dalla Champions nei gironi dopo la semifinale dello scorso anno pesa nelle valutazion­i, così come l’eliminazio­ne in Coppa Italia. Il Milan deve arrivare secondo, e può riuscirci perché ha più qualità complessiv­a della Juve, e andare in fondo in Europa League. Altrimenti il bilancio non sarà buono».

▶ Quale la causa principale di un’annata inferiore alle attese?

«Il mercato non è stato fatto bene. E non mi riferisco solo alle qualità individual­i, visto che Pulisic ha offerto un ottimo rendimento e Loftus-Cheek dopo un inizio difficile è cresciuto. Ma sarebbe servito un difensore centrale affidabile e soprattutt­o un centravant­i valido, che facesse rifiatare Giroud. Purtroppo è difficile integrare tanti stranieri insieme. E ho l’impression­e che molti acquisti non siano stati decisi o almeno condivisi da Pioli e, se davvero fosse così, sarebbe un errore grave. In generale credo che il modo in cui è stata composta la rosa non sia quello giusto, non ho visto un progetto come era accaduto nel recente passato, ma una serie di operazioni

Rientrato dal prestito stile ti dice chi sei e dove vai. Qual è oggi lo stile del Milan?».

▶ Sul campo la squadra appare spesso spaccata in due. Questa è responsabi­lità di Pioli.

«Sì. È bravo e deve fare in modo che non accada più. Vedo che spesso Pioli viene criticato, io non gli darei troppe colpe perché vanno valutati anche il contesto e il gruppo a disposizio­ne. Il Milan a volte dà l’impression­e di non saper stare in campo, poi azzecca cinque o sei partite, poi ripiomba nel caos. Non c’è equilibrio sul terreno di gioco e non c’è continuità nei risultati. Così non si va da nessuna parte. Se un giocatore non si sacrifica, se non corre all’indietro rapidament­e, se non collabora, Pioli deve avere il coraggio di lasciarlo fuori. Altrimenti quel giocatore danneggia tutta la squadra».

Mi sembra che molti acquisti non siano stati decisi da Pioli. Se fosse vero sarebbe grave

È un buon allenatore oltre che una brava persona. Però deve intervenir­e subito

Ha enormi qualità, ma deve giocare per la squadra e con la squadra. Non da solo

▶ Sta pensando a Leao?

«Ha enormi qualità, ma deve giocare per la squadra e con la squadra. Invece gioca prevalente­mente da solo. Il temperamen­to è genetico: ce l’hai o non ce l’hai. Spero che lui ce l’abbia perché, tirandolo fuori, diventereb­be un campione».

▶Com€ si può ridurre il gap dall’Inter?

«Con la forza delle idee. L’Inter sta giocando un calcio spettacola­re, moderno, europeo. E non è giusto criticare Milan e Juve perché non riescono a tenere il passo dei nerazzurri. Però bisogna saper leggere le situazioni e operare di conseguenz­a. Il Milan dovrà prendere giocatori funzionali al prezzo giusto. Ma per farlo serve competenza in chi decide, quindi nei dirigenti».

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