La Gazzetta dello Sport - Romana
Dal 3-5-2 di Mou al 4-4-3 di Daniele molto più offensivo
Mourinho giocava con un 3-5-2 molto conservativo, per cercare di proteggere il più possibile la propria porta, con una fase difensiva assai curata. De Rossi, invece, di base ha un 4-3-3 offensivo, dove la Roma attacca spesso con cinque ma anche con sei giocatori contemporaneamente. Ma ha giocato anche con altri moduli (4-4-2 e 4-2-3-1) e anche con la difesa a tre.
Non so perché, anzi lo so benissimo, più passano i giorni e più alla sagoma del ragazzo di Ostia mi si sovrappone imperiosa quella di Jurgen Klopp, altro stritolatore patentato dei suoi pupilli quando fanno le imprese, ma anche quando non le fanno e si tratta di consolarli. Daniele che mi diventa Jurgen. Un’allucinazione? No, una sovrapposizione carica di senso. Non è solo la fisicità debordante dei due, il modo di esultare, l’estroversione delle vene e delle budella, più sfacciata in Klopp (nel senso di una faccia capace di dilatarsi all’inverosimile). Non a caso spesso disegnato, il Cappellaio matto di Stoccarda, come un fumetto espressionista. Più disturbato, invece, sotteso e nevratile il soma di Daniele ha sempre qualcosa che lo deraglia, nell’inquietudine dello sguardo, qualcosa che gli arriva dal di dentro, una bufera permanente del cuore.
Il parallelismo Empatici i due (come direbbe il vecchio Mou, precocemente finito, iniquamente ai suoi occhi, nella bacheca dei ricordi), ma di un’empatia naturale, come acqua di sorgente, che non cade da nessun cielo, non te lo fa pesare come fosse un lascito di Dio quando si concede ai comuni mortali. Daniele e Jurgen sono quello che sono. Leali e onesti fino all’improntitudine. Diffidano degli adulatori della prima e ultima ora. Jurgen Klopp, il giorno della sua presentazione al Liverpool: «Sono solo un tizio della Foresta Nera e sorrido perché mia madre è felice che sono venuto a lavorare qui». Daniele s TEMPO DI LETTURA 4’17’’
Lo stile Parole mai fuori posto, empatia e capacità di coinvolgere: che differenza con Mou
Il modello Per carisma, senso dell’umorismo, modi e... barba, ricorda addirittura Jurgen Klopp