La Gazzetta dello Sport - Romana
«L’Inter adesso attacca Il Bologna è moderno Stili diversi, ma al top»
artita molto interessante e, credo, bellissima. Si affrontano due squadre in forma guidate da due allenatori che, con stili diversi, si stanno imponendo all’attenzione del pubblico. Bisognerà stare con gli occhi incollati al campo, perché può succedere di tutto». Arrigo Sacchi è già sintonizzato sulla sfida del Dall’Ara tra il Bologna e l’Inter. La prima in classifica, che sta dominando il campionato, e la quarta che è la vera sorpresa della stagione.
«P▶ Che cosa la incuriosisce di questa partita?
«Voglio vedere se l’Inter continuerà a mostrare i progressi evidenziati nell’ultima parte della stagione. In particolare, mi aspetto che giochi un calcio offensivo e aggressivo. Non so, però, quali siano le idee di Inzaghi: magari lui sceglie di attaccare con le ripartenze. È per questo motivo che mi interessa molto questa sfida».
▶S€ lei fosse Inzaghi?
«Io direi di pressare a tutto campo e di togliere il fiato ai ragazzi del Bologna. In questo modo sarebbero costretti a giocare a ritmi e velocità che non sono ancora nelle loro corde, e così potrebbero andare in difficoltà. Ma, ripeto, l’allenatore dell’Inter è Inzaghi, che sta facendo benissimo, e tocca a lui scegliere lo stile che vuole imporre».
▶Sta apprezzando l’evoluzione dei nerazzurri?
«Hanno fatto notevoli progressi, adesso l’Inter è una squadra che si muove compatta, tutti si aiutano e accennano anche all’azione di pressing, e poi in contropiede è un gruppo micidiale».
▶ Il Bologna è davvero sorprendente: è d’accordo?
«Pratica un calcio molto moderno e Motta ha a disposizione un gruppo di giovani. Mi piacciono il movimento senza palla, il pressing, il possesso, il palleggio. Si vede la mano dell’allenatore. D’altronde sono due anni che questi giocatori lavorano seguendo le idee del tecnico e i risultati sono davanti agli occhi di tutti. Il Bologna è divertente da vedere e sono convinto che i ragazzi di Motta si divertano a giocare così».
▶Motta è uno stratega?
«Sicuramente sì. Vuole vincere attraverso il gioco, non si basa sugli errori degli avversari o sull’invenzione del singolo. Il suo lavoro è finalizzato alla costruzione di una trama, come dovrebbe fare un regista o un direttore d’orchestra».
▶ Quali rischi corre il Bologna?
«Premesso che sta attraversando un ottimo momento di forma fisica e anche psicologicamente mi sembra che stiano bene, credo che il pericolo possa venire dalla cosiddetta sindrome da appagamento».
▶Può spiegare meglio?
«Quando lavori con i giovani questo rischio c’è sempre. Sono bravi, vincono, fanno bene e, all’improvviso, credono di essere già arrivati al traguardo. Dev’essere bravo l’allenatore a capire quando è il caso di tenere in tensione tutto il gruppo e far sì che non molli mai. Ma sono sicuro che Motta abbia le qualità e la saggezza per gestire questa situazione. Inoltre l’ambiente, a Bologna, è perfetto».
▶ L’Inter è finalmente diventata una squadra europea?
«Ultimamente ha giocato bene, ha aggredito, è sempre stata attiva sul campo. E, di conseguenza, è parsa a tutti come una squadra ottimista. In attacco è sempre pericolosa. Deve proseguire su questa strada, seguendo le indicazioni di Inzaghi che è migliorato tantissimo. L’obiettivo dev’essere quello di giocare un calcio da protagonista, soprattutto in funzione della Champions League. Quindi: muoversi senza palla, attaccare gli spazi, pressare, palleggiare velocemente, raddoppiare le marcature. Questa è una squadra attiva. Una squadra passiva, invece, e in Italia ce ne sono tante, aspetta le mosse dell’avversario».
▶ Un giocatore del Bologna che la impressiona?
«Facile dire Zirkzee. Ma anche gli altri sono bravi. E soprattutto sono inseriti in un contesto che li valorizza al massimo. Il Bologna è molto vicino a giocare un calcio automatico, e questo è merito di Thiago Motta che ha dato idee e regole molto chiare a tutti. Se lasci giocare il Bologna, rischi che si entusiasmi e che si esalti, perché questi ragazzi sono bravi anche nel palleggio in spazi stretti. Ecco perché l’Inter dovrà mettere in campo tutte le sue energie e tutta la sua esperienza per fronteggiare gli emiliani. L’ho detto all’inizio di questa chiacchierata: sarà una partita di alto livello estetico».
Zirkzee colpisce, ma è bravo tutto il Bologna: giocano in automatico