La Gazzetta dello Sport - Romana
Donne di polso: la loro rivoluzione è stata preziosa
È grazie all’universo femminile se sono passati da strumenti tecnici a prodotti di alta gioielleria
CARTIER
Se l’orologio è diventato oggi quello strumento “di compagnia” che siamo abituati a conoscere e, a tutti gli effetti, l’unico complemento meccanico dell’outfit quotidiano, lo dobbiamo senza dubbio alle donne. Cui va anche il merito di aver trasformato un tecnico dispositivo di misurazione del tempo, funzione per la quale era stato originariamente concepito, in un prezioso, decorato e sofisticato oggetto di vanità da sfoggiare per manifestare il proprio status. Se dalla tasca, dove ha risieduto indisturbato sin dal Seicento , siamo finiti in epoca contemporanea a portare l’orologio al polso, il grazie, anche in questo caso, dobbiamo dirlo all’universo femminile.
È stata quindi l’evoluzione del gusto femminile e del suo abbigliamento, avvenuta con forza a partire dal secolo Barocco, a cambiare le regole del gioco nonché la destinazione d’uso dell’orologio. Improvvisamente, i look femminili delle corti e dei ceti agiati si ornarono di gioielli e lo stesso orologio, allora autentico congegno d’avanguardia, trovò posto tra le pieghe dei vestiti, assicurato a una catena o a un nastro ben saldo alla cintura. Fu l’inizio di un’infatuazione che, con il progredire della miniaturizzazione, lo porterà a essere indossato al collo inserito in un pendente oppure incastonato all’interno di sfarzosi anelli, persino montato a spilla, declinato nelle forme più disparate. Ma anche al polso, ultima trasformazione indotta da un’incessante evoluzione nel campo dello stile che, nel corso dell’Ottocento, accorciò le maniche dei vestiti fornendo quindi lo spunto per inedite soluzioni di portabilità. Così, quando solo a partire dal secondo decennio del secolo scorso, anche l’uomo viene sedotto dalla moda dell’orologio da polso – all’epoca considerata dai più tradizionalisti eccentrica e destinata a non durare – la donna osserva, prende nota e passa oltre. Come? Sperimentando inedite esecuzioni di alta gioielleria e influenzando la veloce transizione estetica e funzionale di un oggetto capace, nel breve volgere di pochi anni, di passare da chic a demi-chic, da casual-chic a sporty-chic, da sporty-elegant a sporty e basta. Interpretazioni differenti di un unico oggetto di uso comune, nato strumento e divenuto, soprattutto grazie alla donna, un prodotto di lusso da indosso. s TEMPO DI LETTURA 2’45”
Royal Oak Concept Flying Tourbillon Prodotto in soli 102 esemplari, amplifica la sua dose di creatività grazie al contributo della stilista australiana Tamara Ralph. È realizzato in oro rosa martellato, con movimento a carica manuale. 224.600 euro (indicativo)
RICHARD MILLE
Intensiva
“Orchidée Impériale Black La Cure” è stata studiata e realizzata per prevedere l’alternanza di quattro soin per altrettante settimane di trattamento intensivo.
SHISEIDO 2.900 euro
NOBLE PANACEA