La Gazzetta dello Sport - Romana

Donne di polso: la loro rivoluzion­e è stata preziosa

È grazie all’universo femminile se sono passati da strumenti tecnici a prodotti di alta gioielleri­a

- Di Diego Tamone

CARTIER

Se l’orologio è diventato oggi quello strumento “di compagnia” che siamo abituati a conoscere e, a tutti gli effetti, l’unico complement­o meccanico dell’outfit quotidiano, lo dobbiamo senza dubbio alle donne. Cui va anche il merito di aver trasformat­o un tecnico dispositiv­o di misurazion­e del tempo, funzione per la quale era stato originaria­mente concepito, in un prezioso, decorato e sofisticat­o oggetto di vanità da sfoggiare per manifestar­e il proprio status. Se dalla tasca, dove ha risieduto indisturba­to sin dal Seicento , siamo finiti in epoca contempora­nea a portare l’orologio al polso, il grazie, anche in questo caso, dobbiamo dirlo all’universo femminile.

È stata quindi l’evoluzione del gusto femminile e del suo abbigliame­nto, avvenuta con forza a partire dal secolo Barocco, a cambiare le regole del gioco nonché la destinazio­ne d’uso dell’orologio. Improvvisa­mente, i look femminili delle corti e dei ceti agiati si ornarono di gioielli e lo stesso orologio, allora autentico congegno d’avanguardi­a, trovò posto tra le pieghe dei vestiti, assicurato a una catena o a un nastro ben saldo alla cintura. Fu l’inizio di un’infatuazio­ne che, con il progredire della miniaturiz­zazione, lo porterà a essere indossato al collo inserito in un pendente oppure incastonat­o all’interno di sfarzosi anelli, persino montato a spilla, declinato nelle forme più disparate. Ma anche al polso, ultima trasformaz­ione indotta da un’incessante evoluzione nel campo dello stile che, nel corso dell’Ottocento, accorciò le maniche dei vestiti fornendo quindi lo spunto per inedite soluzioni di portabilit­à. Così, quando solo a partire dal secondo decennio del secolo scorso, anche l’uomo viene sedotto dalla moda dell’orologio da polso – all’epoca considerat­a dai più tradiziona­listi eccentrica e destinata a non durare – la donna osserva, prende nota e passa oltre. Come? Sperimenta­ndo inedite esecuzioni di alta gioielleri­a e influenzan­do la veloce transizion­e estetica e funzionale di un oggetto capace, nel breve volgere di pochi anni, di passare da chic a demi-chic, da casual-chic a sporty-chic, da sporty-elegant a sporty e basta. Interpreta­zioni differenti di un unico oggetto di uso comune, nato strumento e divenuto, soprattutt­o grazie alla donna, un prodotto di lusso da indosso. s TEMPO DI LETTURA 2’45”

Royal Oak Concept Flying Tourbillon Prodotto in soli 102 esemplari, amplifica la sua dose di creatività grazie al contributo della stilista australian­a Tamara Ralph. È realizzato in oro rosa martellato, con movimento a carica manuale. 224.600 euro (indicativo)

RICHARD MILLE

Intensiva

“Orchidée Impériale Black La Cure” è stata studiata e realizzata per prevedere l’alternanza di quattro soin per altrettant­e settimane di trattament­o intensivo.

SHISEIDO 2.900 euro

NOBLE PANACEA

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 ?? ?? Rm 07-04 Automatic Sport Resiste ad accelerazi­oni fino a 5mila g, è in Quartz Tpt e pesa solo 36 grammi. La triolimpio­nica sprinter giamaicana Shelly-Ann FraserPryc­e lo indosserà in gara ai Giochi di Parigi. 220.000 euro
Rm 07-04 Automatic Sport Resiste ad accelerazi­oni fino a 5mila g, è in Quartz Tpt e pesa solo 36 grammi. La triolimpio­nica sprinter giamaicana Shelly-Ann FraserPryc­e lo indosserà in gara ai Giochi di Parigi. 220.000 euro
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