La Gazzetta dello Sport - Romana

Bologna-Milano a voi

- Di Paolo Bartezzagh­i di Andrea Tosi

Carriera Dopo le giovanili alla Stamura Ancona, dal

2015 è alla

Virtus Bologna dove ha vinto la Champions League 2019, lo scudetto 2021, tre Supercoppe (2021 da mvp, 2022 e 2023), e l’Eurocup 2022.

Nazionale

Ha 44 presenze tra cui l’Olimpiade nel 2021, l’Europeo 2022 e il Mondiale 2023. uca Banchi ha definito Alessandro Pajola, con Marco Belinelli, l’essenza della Virtus che oggi alle 18.15 (Dmax e Dazn) affronta Milano alla Segafredo Arena. «È un concetto astratto. Come Beli e Abi Abass, sono a Bologna da tempo, e conosco la storia recente. Chi arriva qui magari non sa che si è retrocessi, prima di vincere lo scudetto e tornare in Eurolega» dice il play di Bologna.

L▶E in concreto?

«Portare i valori della Virtus in campo, non mollare mai, buttarsi su ogni pallone. Se è questa è l’essenza del club, sono orgoglioso di rappresent­arla».

▶Com’è la sfida con Milano?

«È importante per la classifica, e per il fattore campo nei playoff. Abbiamo la fortuna di poterci riscattare davanti ai nostri tifosi dopo la sconfitta al Pireo. Il tutto esaurito ci darà la spinta».

▶Ch€ squadra è l’Olimpia?

«Una corazzata. Giocano insieme da tempo, sanno da chi andare nei momenti difficili. La migliore difesa della Serie A. Alti e bassi? Li hanno tutti in una stagione lunga».

▶La chiave per vincere?

«Concentrar­si sulle nostre cose, aiutarci in campo con energia come in tutta la stagione».

▶Contro Napier e Lo?

«Hanno talento, sono difficili da braccare. Non basta il singolo, ci vuole il lavoro di squadra».

▶Da difensore, chi sono i più difficili da marcare?

«Napier è uno. Mike James è il migliore, venerdì arriva il Real con Campazzo e Musa. Ed è pieno di talenti anche in Serie A».

▶Com€ va in attacco?

«Faccio quello che mi viene chiesto e mi lasciano le difese. Quando aiutano su Beli o Lundberg, c’è più spazio per me».

▶Sh€ng€lia: «Belinelli a volte non è umano». D’accordo?

«Fa tiri che nessuno può difendere, lo vedo anch’io in allenament­o. Devi solo pregare che sbagli, anche se lo aggredisci o la fai faticare. Un talento unico in Europa e anche in Nba, come ha dimostrato. È il capitano, sempre disponibil­e. Non parla tanto, con lui vale l’esempio».

▶Da Hackett cosa si impara?

«Ha una mentalità incredibil­e, un combattent­e nonostante acciacchi ed età. È su tutti i palloni in attacco e difesa, un esempio».

▶ Cos’è cambiato nella Virtus quest’anno?

«Con Banchi nel modo di giocare. Lo spirito è quello da quando è Segafredo, chi arriva lo respira: dare il cento per cento, vincere, alzare trofei. Ora è il momento clou. Avere fatto bene a ottobre e novembre conta il giusto». s TEMPO DI LETTURA 2’12”

Alessandro Pajola

Shabazz Napier ornato in campo dopo un breve infortunio e qualche prova non eccelsa, Shabazz Napier si è ripreso l’Olimpia firmando il canestro decisivo a 5” dalla fine della vittoria sul Partizan, preziosa per tenere in vita le speranze di playin in Eurolega. La sua prodezza è un segnale forte per la volata che attende Milano nel finale di stagione. È questo il momento della verità per l’Olimpia e per il play protagonis­ta dello scudetto della Terza Stella.

▶ Napier, dopo il successo su Belgrado arriva lo scontro diretto con la Virtus. Sensazioni?

«Bologna è una squadra forte e aggressiva. Ha giocatori di grande qualità. Belinelli è incredibil­e. Ho visto pochi tiratori come lui nella mia vita. Lo metto sullo stesso livello di Kyle Korver (4 volte migliore tiratore da 3 in Nba ndr) e JJ Reddick. Il suo catch and shoot è impression­ante, come tutti i suoi movimenti per smarcarsi. E mi piace Pajola, play totale, di grande efficacia, sempre pronto a sacrificar­si al 100% per la squadra. Poi tutti gli altri. Giocano proprio bene. È una bella sfida per noi».

▶ E Milano come gioca?

«Sulla carta siamo una squadra con tanto talento. Ma conta il campo. Lì abbiamo fatto buone partite e altre meno buone. In alcune non abbiamo prodotto lo sforzo sufficient­e per vincere come è successo nella finale di Coppa Italia contro Napoli. Quella grave sconfitta ha fatto diventare tutto più brutto, cancelland­o i buoni risultati delle partite precedenti».

▶P€r lei è cambiato qualcosa rispetto a un anno fa?

«Il mio ritorno non è stato facile per due motivi. Primo, ho dovuto ritrovare l’intesa con la squadra che avevo smarrito andando via. Secondo, non sono più uno sconosciut­o. Adesso tutte le difese si adeguano al mio gioco».

▶ Ha fiducia per l’Eurolega e il campionato?

«Sì perché ho la fortuna di giocare accanto a compagni di alto livello. Dopo tanti alti e bassi, ci attendono partite importanti (Vitoria e Venezia in trasferta dopo la Virtus ndr) nelle quali dovremo dimostrare di avere più voglia di vincere dei nostri avversari».

▶Tutti aspettano Milano-Bologna finale scudetto atto quarto. Lei come la vede?

Nessuno può difendere contro Belinelli, un talento unico. Che mentalità Hackett

Il ko in Coppa Italia è stato grave perché ha cancellato quanto di buono avevamo fatto prima

«Non do nulla per scontato. In questa stagione sono cresciute tanto Brescia e Venezia ma anche Napoli, dopo il successo in Coppa Italia, oggi è più competitiv­a. E la serie scudetto accorciata su 5 partite apre a possibili sorprese».

▶ Al college di UConn ha vinto due titoli nazionali. Vuole il bis anche con Milano?

«Vorrei andare oltre. Mi piace giocare in Italia e mi piace farlo qui all’Olimpia». s TEMPO DI LETTURA 2’08”

Carriera College a UConn dove ha vinto due titoli Ncaa. Poi Nba con Miami, Orlando, Portland, Brooklyn, Minnesota e Washington. In Europa con Zenit (Rus), Milano (scudetto

2023) e Stella Rossa (Ser). È tornato a Milano a dicembre 2023.

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Nato a Roxbury (Usa) il 14 luglio 1991, ha passaporto portorican­o. Alto 183 cm, play di Milano.
Shabazz Napier Nato a Roxbury (Usa) il 14 luglio 1991, ha passaporto portorican­o. Alto 183 cm, play di Milano.
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