La Gazzetta dello Sport - Romana
Bologna-Milano a voi
Carriera Dopo le giovanili alla Stamura Ancona, dal
2015 è alla
Virtus Bologna dove ha vinto la Champions League 2019, lo scudetto 2021, tre Supercoppe (2021 da mvp, 2022 e 2023), e l’Eurocup 2022.
Nazionale
Ha 44 presenze tra cui l’Olimpiade nel 2021, l’Europeo 2022 e il Mondiale 2023. uca Banchi ha definito Alessandro Pajola, con Marco Belinelli, l’essenza della Virtus che oggi alle 18.15 (Dmax e Dazn) affronta Milano alla Segafredo Arena. «È un concetto astratto. Come Beli e Abi Abass, sono a Bologna da tempo, e conosco la storia recente. Chi arriva qui magari non sa che si è retrocessi, prima di vincere lo scudetto e tornare in Eurolega» dice il play di Bologna.
L▶E in concreto?
«Portare i valori della Virtus in campo, non mollare mai, buttarsi su ogni pallone. Se è questa è l’essenza del club, sono orgoglioso di rappresentarla».
▶Com’è la sfida con Milano?
«È importante per la classifica, e per il fattore campo nei playoff. Abbiamo la fortuna di poterci riscattare davanti ai nostri tifosi dopo la sconfitta al Pireo. Il tutto esaurito ci darà la spinta».
▶Ch€ squadra è l’Olimpia?
«Una corazzata. Giocano insieme da tempo, sanno da chi andare nei momenti difficili. La migliore difesa della Serie A. Alti e bassi? Li hanno tutti in una stagione lunga».
▶La chiave per vincere?
«Concentrarsi sulle nostre cose, aiutarci in campo con energia come in tutta la stagione».
▶Contro Napier e Lo?
«Hanno talento, sono difficili da braccare. Non basta il singolo, ci vuole il lavoro di squadra».
▶Da difensore, chi sono i più difficili da marcare?
«Napier è uno. Mike James è il migliore, venerdì arriva il Real con Campazzo e Musa. Ed è pieno di talenti anche in Serie A».
▶Com€ va in attacco?
«Faccio quello che mi viene chiesto e mi lasciano le difese. Quando aiutano su Beli o Lundberg, c’è più spazio per me».
▶Sh€ng€lia: «Belinelli a volte non è umano». D’accordo?
«Fa tiri che nessuno può difendere, lo vedo anch’io in allenamento. Devi solo pregare che sbagli, anche se lo aggredisci o la fai faticare. Un talento unico in Europa e anche in Nba, come ha dimostrato. È il capitano, sempre disponibile. Non parla tanto, con lui vale l’esempio».
▶Da Hackett cosa si impara?
«Ha una mentalità incredibile, un combattente nonostante acciacchi ed età. È su tutti i palloni in attacco e difesa, un esempio».
▶ Cos’è cambiato nella Virtus quest’anno?
«Con Banchi nel modo di giocare. Lo spirito è quello da quando è Segafredo, chi arriva lo respira: dare il cento per cento, vincere, alzare trofei. Ora è il momento clou. Avere fatto bene a ottobre e novembre conta il giusto». s TEMPO DI LETTURA 2’12”
Alessandro Pajola
Shabazz Napier ornato in campo dopo un breve infortunio e qualche prova non eccelsa, Shabazz Napier si è ripreso l’Olimpia firmando il canestro decisivo a 5” dalla fine della vittoria sul Partizan, preziosa per tenere in vita le speranze di playin in Eurolega. La sua prodezza è un segnale forte per la volata che attende Milano nel finale di stagione. È questo il momento della verità per l’Olimpia e per il play protagonista dello scudetto della Terza Stella.
▶ Napier, dopo il successo su Belgrado arriva lo scontro diretto con la Virtus. Sensazioni?
«Bologna è una squadra forte e aggressiva. Ha giocatori di grande qualità. Belinelli è incredibile. Ho visto pochi tiratori come lui nella mia vita. Lo metto sullo stesso livello di Kyle Korver (4 volte migliore tiratore da 3 in Nba ndr) e JJ Reddick. Il suo catch and shoot è impressionante, come tutti i suoi movimenti per smarcarsi. E mi piace Pajola, play totale, di grande efficacia, sempre pronto a sacrificarsi al 100% per la squadra. Poi tutti gli altri. Giocano proprio bene. È una bella sfida per noi».
▶ E Milano come gioca?
«Sulla carta siamo una squadra con tanto talento. Ma conta il campo. Lì abbiamo fatto buone partite e altre meno buone. In alcune non abbiamo prodotto lo sforzo sufficiente per vincere come è successo nella finale di Coppa Italia contro Napoli. Quella grave sconfitta ha fatto diventare tutto più brutto, cancellando i buoni risultati delle partite precedenti».
▶P€r lei è cambiato qualcosa rispetto a un anno fa?
«Il mio ritorno non è stato facile per due motivi. Primo, ho dovuto ritrovare l’intesa con la squadra che avevo smarrito andando via. Secondo, non sono più uno sconosciuto. Adesso tutte le difese si adeguano al mio gioco».
▶ Ha fiducia per l’Eurolega e il campionato?
«Sì perché ho la fortuna di giocare accanto a compagni di alto livello. Dopo tanti alti e bassi, ci attendono partite importanti (Vitoria e Venezia in trasferta dopo la Virtus ndr) nelle quali dovremo dimostrare di avere più voglia di vincere dei nostri avversari».
▶Tutti aspettano Milano-Bologna finale scudetto atto quarto. Lei come la vede?
Nessuno può difendere contro Belinelli, un talento unico. Che mentalità Hackett
Il ko in Coppa Italia è stato grave perché ha cancellato quanto di buono avevamo fatto prima
«Non do nulla per scontato. In questa stagione sono cresciute tanto Brescia e Venezia ma anche Napoli, dopo il successo in Coppa Italia, oggi è più competitiva. E la serie scudetto accorciata su 5 partite apre a possibili sorprese».
▶ Al college di UConn ha vinto due titoli nazionali. Vuole il bis anche con Milano?
«Vorrei andare oltre. Mi piace giocare in Italia e mi piace farlo qui all’Olimpia». s TEMPO DI LETTURA 2’08”
Carriera College a UConn dove ha vinto due titoli Ncaa. Poi Nba con Miami, Orlando, Portland, Brooklyn, Minnesota e Washington. In Europa con Zenit (Rus), Milano (scudetto
2023) e Stella Rossa (Ser). È tornato a Milano a dicembre 2023.