La Gazzetta dello Sport - Romana
BARÇA, I PRECEDENTI SORRIDONO
È un periodo avaro di gioco e risultati L’anno scorso dopo il ko in Conference 8 vittorie in 12 match
Il Barcellona è rimasto imbattuto negli ultimi cinque incontri con il Napoli in tutte le competizioni, alternando un pareggio (tre) a una vittoria (due): insomma, al Napoli serve un’impresa.
Europa. Non è un segreto che nella scorsa stagione, quella dello scudetto, De Laurentiis sia rimasto scottato e deluso per l’eliminazione ai quarti di Champions contro il Milan. Si aspettava di poter arrivare almeno in finale, visto lo straordinario campionato. Ora, invece, punta sull’orgoglio dei suoi e sul ritrovato entusiasmo delle ultime settimane. Merito di Francesco Calzona, un tecnico che De Laurentiis ha voluto fortemente per dare l’ultima scossa a un ambiente depresso e a una squadra irriconoscibile. Una mossa della disperazione che puntava anche a riaccendere la speranza di un cammino Champions di alto livello, e non a caso Ciccio è tornato a casa proprio alla vigilia del match di andata. Dove ha resistito, riuscendo a mantenere la qualificazione in bilico. Ora, con Osimhen più in forma e Kvaratskhelia tornato sui livelli da top player, il Napoli crede davvero nell’impresa: «Siamo il Napoli, una squadra forte. E andiamo a Barcellona con l’obiettivo di vincere, senza la paura di un avversario forte». Le parole di Calzona dopo il Torino sono le stesse che ha in testa De Laurentiis. Ora, però, bisogna trasformare le parole in fatti: tutto in una notte, per una gioia Mondiale.
EUROPEE GIÀ QUALIFICATE
Manchester City
Borussia Dortmund
TRA LE NON QUALIFICATE
Classifica
Atletico Madrid
Barcellona
Juventus
NAPOLI
Salisburgo
Regolamento: L’Europa ha 12 posti disponibili: 4 per le vincenti delle ultime quattro edizioni della Champions (incluso quest’anno) più otto in base al ranking. Ogni Paese ha diritto a un massimo di due posti: l’Inghilterra ha già i due posti occupati con Chelsea e City, che hanno vinto la Champions nelle precedenti tre stagioni; può avere una terza squadra solo se l’Arsenal dovesse vincere questa edizione. I due posti liberi sono per Atletico o Barcellona e Juve o Napoli.
Gli azzurri ottengono il pass qualificandosi battendo il Barcellona, poi vincendo una partita o pareggiando entrambi i quarti. La vittoria per ogni gara dà 2 punti, un punto per il passaggio del turno, un punto per ogni pareggio
Yamal è un talento incredibile, è speciale Per giocare qui a 16 anni bisogna avere mentalità
è bisogno di riavvertire l’ebbrezza del Sarrismo. Perché la Lazio vuol tornare a credere nelle proprie ambizioni in questo finale di stagione. Stasera, all’Olimpico, contro l’Udinese, la ripartenza dopo l’eliminazione in Champions nella notte di martedì a Monaco contro il Bayern. Serve avviare velocemente la risalita in classifica. E Maurizio Sarri (oggi squalificato, in panchina andrà il vice Martusciello) è il primo a saperlo e ad esigerlo dalla sua squadra. Il nono posto attuale allerta il timore di sganciarsi dall’Europa, che potrebbe essere raggiunta pure attraverso la Coppa Italia (2 aprile la prima semifinale con la Juventus). Gli orizzonti della Lazio non possono sfilarsi dallo sguardo perso di Sarri nel dopo partita di Monaco. La fresca delusione del k.o. col Bayern, che ha sbriciolato il sogno di arrivare ai quarti di Champions, non è riuscita a eludere i dubbi sul futuro da portare avanti con la Lazio. C’è un contratto fino al 2025, ma per restare insieme bisogna specchiarsi reciprocamente nei programmi. Dalla società è stata ribadita “la totale fiducia” verso il Comandante. É chiaro però che incideranno i risultati di questo finale di stagione per compiere una valutazione da entrambi i fronti. Per capire anche se si potrà proseguire insieme verso quella rifondazione necessaria per ringiovanire un organico che accusa non solo il peso degli anni.
C’Difficoltà C’è bisogno di tornare a sorridere insieme. E quindi di riprendere a gustarsi vittorie e buone prestazioni. Le sei sconfitte giunte nelle ultime dieci partite hanno dato un duro colpo al feeling del tecnico anche con l’ambiente. L’euforia della vittoria dell’Olimpico contro il Bayern sembra lontana nel tempo, eppure quella partita risale a meno di un mese fa, al 14 febbraio. In campionato la Lazio è reduce da due sconfitte di fila (quattro stop nelle ultime sei giornate). I k.o. nella stagione di A sono ben 11:non accadeva dal 2009-10. Ma dietro i risultati affiorano dati che sbandierano le difficoltà del periodo. Nel raffronto con le altre della Serie A, la Lazio è la squadra che nel 2024 ha tentato il minor numero di tiri: appena 79. Un numero che stona con quelli che sono i principi di Sarri. Una filosofia calcistica che è stata accolta anche nell’enciclopedia Treccani con la definizione di Sarrismo: «Concezione del calcio fondata sulla velocità e sulla propensione offensiva».
Tra le ombre del momento spunta anche il digiuno degli attaccanti: nessun gol con la loro firma nelle ultime tre gare di A e anche in quella di Monaco. L’ultimo centro siglato da uno del tridente è di Isaksen nella sconfitta casalinga col Bologna del 18 febbraio.
Obiettivo
Carica Da maestro di calcio, Sarri vorrebbe vedere rifiorire la sua Lazio nel gioco. Da lì la rampa per riprendere a vincere. Sin dai primi mesi alla Lazio ha dovuto fare i conti con limiti di personalità del gruppo. Ma il Comandante e il suo staff continuano a credere nel lavoro che passa quotidianamente da Formello. Adesso però occorre una “magia” per tornare a far splendere il Sarrismo. Un anno fa, dopo l’eliminazione in Conference, arrivarono ben 8 vittorie in 12 giornate. Erano altri tempi. Ma Sarri non intende assolutamente arrendersi al naufragio del suo progetto alla Lazio. Stasera si dovrà andare oltre. Anche l’emergenza (tra le cinque assenze pesa soprattutto quella di Guendouzi). E ricominciare a vincere per riprendere a guardare la classifica. Sarri, da navigato uomo di sport, lo sa benissimo.