La Gazzetta dello Sport - Romana
UNA NOTTE DA
OBLAK WITSEL DE PAUL MORATA MOLINA M. HERMOSO KOKE GRIEZMANN SAVIC SAMUEL LINO M. LLORENTE SIMEONE ALLENATORE
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All’Atletico dal 2011 4 0 5 2 5 0
«L’Inter è una delle squadre più forti d’Europa», spiegava ieri in conferenza Diego Simeone, prolungando il passaparola che da mesi, dopo la finale di Istanbul, lega allenatori e osservatori del continente. Pep Guardiola lo sostiene da tempo, Thierry Henry, appassionato analista del gioco, lo ha ribadito con un’enfasi quasi sorprendente. Non è che i francesi siano mai stati dei mostri di generosità nei nostri confronti... «Basta vedere come gioca e leggere le sue statistiche per capire la forza dell’Inter», suggeriva ieri il Cholo. Ha ragione. Tra le regine dei 5 campionati top, la squadra di Inzaghi è prima per punti, vittorie, gol fatti; una produzione record, accompagnata da picchi di bellezza molto alti. Tutto vero, ma sono numeri e parole che devono essere certificate da un timbro: la qualificazione ai quarti di finale di Champions League. Perché non si può essere tra i migliori d’Europa e uscire agli ottavi. Stasera l’Inter gioca al Civitas Metropolitano anche per questo: per ottenere il riconoscimento di uno status, un balzo di nobiltà, l’accesso nel G8 per la seconda stagione consecutiva. Un approdo che il club di Zhang intende trasformare in abitudine. Non lo è mai stato.
L’INTER