La Gazzetta dello Sport - Romana
L’eleganza è ancora Federer Rune ha il fuoco ma deve gestirlo
con la mia accademia. Averlo al mio fianco in questo progetto ha molto senso, perché in questo show i tennisti devono giocare con il tempo e non ci sono abituati. Il tempo determina tante decisioni e avere dei meccanismi di grande precisione e affidabilità è importante».
▶Ha parlato di giovani generazioni. Quali emozioni può trasmettere il tennis ai ragazzi?
«Moltissime. Anche perché i giocatori provano sensazioni diverse durante la stessa partita e il pubblico lo sente. Tutto questo è molto bello. Prendiamo Mc Enroe, una delle più grandi star, o Safin, che era molto amato. Non parlo di Roger e Rafa, loro sono i più grandi di tutti i tempi e sono diversi. Ma il bello del tennis è trasmettere emozioni. Penso anche a Benoit Paire, che magari è estremo: non dico che si debba essere estremi, però mi piace che i giocatori trasmettano quello che provano e siano se stessi in campo».
▶L€i è appena tornato ad allenare Holger Rune, che di emozioni ne trasmette…
«Ha il fuoco dentro ed è la sua migliore qualità. Certo, deve ancora imparare a controllarlo».
▶É all’opposto rispetto a Sinner, sembrerebbe.
«Sinner è il più forte del mondo al momento con Djokovic, ma io credo che ogni giocatore debba avere il proprio stile in campo, anche nel modo di essere o in quello che indossa. Scegliere il brand che lo rappresenta. Per fare un esempio, Holger non può vestirsi come Fucsovics e viceversa. I ventenni di oggi non saranno mai come i Fab Three, ma avvicineranno le giovani generazioni a uno sport così bello. Perché sono autentici, in loro non c’è ipocrisia e la gente lo sente».
▶Ch€ cos’è l’eleganza nel tennis?
«L’eleganza è Roger. Però, ribadisco, è soprattutto essere se stessi». Cioè quello che Mouratoglou fa da tutta la vita. s TEMPO DI LETTURA 3’10”