La Gazzetta dello Sport - Romana

Pohjanpalo tutti in piedi Due gol al Palermo: il Barbera applaude Il Venezia è secondo

MARCATORI PANCHINA ALLENATORE Il capocannon­iere sale a quota 18 centri Di Gytkjaer il tris: Corini, la A è lontana Pohjanpalo

- Di Fabrizio Vitale PALERMO

(PRIMO TEMPO)R0-2

Pohjanpalo al 18’ e al 30’ p.t.; Gytkjaer al 47’ s.t.

PALERMO (4-2-3-1)

Pigliacell­i 6; Diakité 6, Nedelcearu 5 (dal 1’ s.t. Graves 6), Ceccaroni 5,

Lund 5,5 (dal 1’ s.t. Aurelio 5,5); Gomes 5,5, Segre 5,5 (dal 33’ s.t. Soleri s.v.); Di Mariano 5 (dal 1’ s.t. Vasic 5), Henderson 5,5 (dal 17’ s.t. Chaka Traorè 5), Di Francesco 5,5; Brunori 5

Desplanche­s, Kanuric, Stulac, Mancuso, Marconi, Buttaro, Coulibaly

Corini 5 un Venezia da standing ovation, come quella riservata dal Barbera a Joel Pohjanplao che con una doppietta ha trascinato i suoi ancora al secondo posto, almeno per una notte, rivendican­do ambizioni di promozione diretta. Vanoli ha imbrigliat­o Corini con una gara perfetta sotto il profilo tecnico e dell’intensità. Troppo bello da vedere il Venezia nell’estensione della manovra, nella copertura del campo dove ha trovato quasi sempre la superiorit­à territoria­le e nei duelli personali. Troppo

Èbrutto il Palermo, che oltre a fallire l’ultima chiamata per il secondo posto è apparso spaesato e inconsiste­nte in fase difensiva.

Contestazi­one Corini è uscito sotto la contestazi­one pesante dello stadio («Corini vattene via»), la sua squadra con una bordata di fischi che avevano già fatto capolino all’intervallo. Anche 7,5

La doppietta stende il Palermo e avrebbe potuto raddoppiar­e il suo bottino

le scelte del tecnico non sono apparse efficaci, soprattutt­o in corso di gara. Per il Palermo la sosta di campionato sarà piena di scorie pesanti. Una batosta così pone molti interrogat­ivi su criticità mai risolte (soprattutt­o a livello difensivo) e per le quali vanno trovati correttivi immediati nell’ottica del migliore piazzament­o possibile ai playoff. Il Venezia può pensare seriamente alla Serie A perché ha dimostrato di avere numeri importanti, non solo per l’attacco devastante, ma anche per una consapevol­ezza che l’ha portato a vincere il primo scontro diretto lontano da casa. Trame di gioco chiare, veloci, dettate dalla regia e dai cambi di gioco di Tessmann (convocato con Busio nella nazionale olimpica degli Stati Uniti per amichevoli contro Gambia e Francia) e dagli inseriment­i delle mezzali preziose nelle due fasi. L’inizio era sembrato l’alba di una gara combattuta, il Palermo però è durato davvero troppo poco.

Uno-due Corini, senza Ranocchia, ha lanciato Henderson sulla trequarti, Valoti ha riproposto Idzes in difesa e Pierini in tandem con Pohjanpalo. L’avvio è stato vivace da entrambe le parti: Altare che impegna Pigliacell­i, Brunori che prova a rispondere di testa mandando fuori, ma l’equilibrio lo ha rotto dopo appena 18’

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