La Gazzetta dello Sport - Romana
Apre Theo, poi Pulisic e Chukwueze chiude Milan, +3 sulla Juve
ALLENATORE ALLENATORE MOLTO BASSO 47m ARBITRO L’Hellas cerca la rimonta con Noslin Leao immarcabile ma impreciso al tiro MARIANI PRETI CECCONI
VERONA (4-2-3-1) Montipò; Centonze, Coppola, Dawidowicz (dal 12’ s.t. Magnani), Cabal (dal 31’ s.t. Vinagre); Duda, Serdar (dal 1’ s.t. Dani Silva); Suslov, Folorunsho (dal 12’ s.t. Swiderski), Lazovic (dal 12’ s.t. Mitrovic); Noslin PANCHINA: Chiesa, Perilli, Charlys, Belahyane, Tavsan, Bonazzoli, Tchatchoua Baroni ESPULSI nessuno AMMONITI Serdar per gioco scorretto; l’allenatore Baroni per comp. non regolamentare CAMBI DI SISTEMA 4-1-4-1 dal 12’ s.t. BARICENTRO: MEDIO 50,8m
MILAN (4-2-3-1)
Maignan; Calabria, Kalulu (dal 1’ s.t. Gabbia), Tomori (dal 38’ s.t. Kjaer), T. Hernandez; Bennacer, Reijnders; Pulisic (dal 21’ s.t. Giroud), LoftusCheek (dal 21’ s.t. Musah), Leao; Okafor (dal 29’ s.t. Chukwueze) PANCHINA: Sportiello, Nava, Florenzi, Kjaer, Thiaw, Terracciano, Adli, Jovic Pioli
ESPULSI nessuno AMMONITI Tomori e Reijnders per gioco scorretto; T. Hernandez per comp. non regolamentare
CAMBI DI SISTEMA nessuno BARICENTRO
Mariani (Aprilia)
VAR Mazzoleni (Bergamo) NOTE spettatori 26.165, incasso € non comunicato. Tiri in porta 4-6 (1 traversa). Tiri fuori 8-7. Angoli 3-5. Fuorigioco 1-2. Recuperi p.t. 2’, s.t. 6’ empre sotto esame, con un tecnico tutto tranne che saldo e l’ultima novità dell’inchiesta sulla proprietà effettiva del club: il Milan non si fa mancare niente, ma la corsa verso la Champions League (in Italia) e l’Europa League (nelle coppe) continua impermeabile alla musica che gira intorno. Pulisic non sbaglia più un pallone e infila il nono centro stagionale. Theo è travolgente non solo nel gol. Okafor e Chukwueze, in rete anche lui, mostrano il profilo per cui sono arrivati. Meglio sicuramente i singoli del collettivo. Strappi da applausi e qualche pausa. Il secondo posto è lo scudetto degli “altri” e non si vede chi possa insidiare i rossoneri: mentre la Juve si aggroviglia sui problemi riemersi dopo la grande illusione, finendo a -3, il Milan supera anche il Verona che qualche brivido però glielo fa venire. Noslin è scatenato, uno spettacolo di corsa e tiro, compreso il gran gol realizzato da fuori area: il sesto nel 2024 del Verona, nessuno in Europa ha la stessa mira a distanza. Se il campionato finisse oggi sarebbe salvo. Non tutte le concorrenti giocano così a testa alta.
SSempre all’attacco Il successo non era proprio scontatissimo. Baroni sta compiendo un mezzo miracolo con una squadra rifatta a gennaio, sconosciuti in emergenza e tanta volontà. Praga poteva avere qualche conseguenza. Invece il 3-1 è meritato e poteva essere anche più abbondante se la traversa non avesse stoppato subito Pulisic, e se Leao non facesse sempre imprecare i suoi per il centimetro oltre il palo. Però la mentalità è sempre giusta, forse troppo. Il Milan non fa calcoli, va all’attacco, e un po’ si scopre concedendo al Verona le belle ripartenze di Noslin: l’olandese è un finto centravanti, serve per attirare i centrali ma poi il gioco che gli riesce meglio è spostarsi a destra, dove la spinta di Theo lascia qualche corridoio. Lì lancia la sua corsa leggerissima. Tomori va in apnea e deve ricorrere alle maniere forti. Se il Milan avesse pensato ogni tanto alla gestione, obbligando il Verona a sbilanciarsi, avrebbe chiuso prima il match.
Implacabile Pulisic A difesa schierata, il Verona tutto 5,5
(Arbitro) Oltre a Tomori e Serdar, anche il giallo a Reijnders è ok: ma nel caso più discusso (Theo) legge tutto con troppa frettolosità senza ricordare i copiae-incolla da gioia del milanista.
5,5 5,5 (A.)