La Gazzetta dello Sport - Romana

Apre Theo, poi Pulisic e Chukwueze chiude Milan, +3 sulla Juve

ALLENATORE ALLENATORE MOLTO BASSO 47m ARBITRO L’Hellas cerca la rimonta con Noslin Leao immarcabil­e ma impreciso al tiro MARIANI PRETI CECCONI

- Di Fabio Licari INVIATO A VERONA

VERONA (4-2-3-1) Montipò; Centonze, Coppola, Dawidowicz (dal 12’ s.t. Magnani), Cabal (dal 31’ s.t. Vinagre); Duda, Serdar (dal 1’ s.t. Dani Silva); Suslov, Folorunsho (dal 12’ s.t. Swiderski), Lazovic (dal 12’ s.t. Mitrovic); Noslin PANCHINA: Chiesa, Perilli, Charlys, Belahyane, Tavsan, Bonazzoli, Tchatchoua Baroni ESPULSI nessuno AMMONITI Serdar per gioco scorretto; l’allenatore Baroni per comp. non regolament­are CAMBI DI SISTEMA 4-1-4-1 dal 12’ s.t. BARICENTRO: MEDIO 50,8m

MILAN (4-2-3-1)

Maignan; Calabria, Kalulu (dal 1’ s.t. Gabbia), Tomori (dal 38’ s.t. Kjaer), T. Hernandez; Bennacer, Reijnders; Pulisic (dal 21’ s.t. Giroud), LoftusChee­k (dal 21’ s.t. Musah), Leao; Okafor (dal 29’ s.t. Chukwueze) PANCHINA: Sportiello, Nava, Florenzi, Kjaer, Thiaw, Terraccian­o, Adli, Jovic Pioli

ESPULSI nessuno AMMONITI Tomori e Reijnders per gioco scorretto; T. Hernandez per comp. non regolament­are

CAMBI DI SISTEMA nessuno BARICENTRO

Mariani (Aprilia)

VAR Mazzoleni (Bergamo) NOTE spettatori 26.165, incasso € non comunicato. Tiri in porta 4-6 (1 traversa). Tiri fuori 8-7. Angoli 3-5. Fuorigioco 1-2. Recuperi p.t. 2’, s.t. 6’ empre sotto esame, con un tecnico tutto tranne che saldo e l’ultima novità dell’inchiesta sulla proprietà effettiva del club: il Milan non si fa mancare niente, ma la corsa verso la Champions League (in Italia) e l’Europa League (nelle coppe) continua impermeabi­le alla musica che gira intorno. Pulisic non sbaglia più un pallone e infila il nono centro stagionale. Theo è travolgent­e non solo nel gol. Okafor e Chukwueze, in rete anche lui, mostrano il profilo per cui sono arrivati. Meglio sicurament­e i singoli del collettivo. Strappi da applausi e qualche pausa. Il secondo posto è lo scudetto degli “altri” e non si vede chi possa insidiare i rossoneri: mentre la Juve si aggrovigli­a sui problemi riemersi dopo la grande illusione, finendo a -3, il Milan supera anche il Verona che qualche brivido però glielo fa venire. Noslin è scatenato, uno spettacolo di corsa e tiro, compreso il gran gol realizzato da fuori area: il sesto nel 2024 del Verona, nessuno in Europa ha la stessa mira a distanza. Se il campionato finisse oggi sarebbe salvo. Non tutte le concorrent­i giocano così a testa alta.

SSempre all’attacco Il successo non era proprio scontatiss­imo. Baroni sta compiendo un mezzo miracolo con una squadra rifatta a gennaio, sconosciut­i in emergenza e tanta volontà. Praga poteva avere qualche conseguenz­a. Invece il 3-1 è meritato e poteva essere anche più abbondante se la traversa non avesse stoppato subito Pulisic, e se Leao non facesse sempre imprecare i suoi per il centimetro oltre il palo. Però la mentalità è sempre giusta, forse troppo. Il Milan non fa calcoli, va all’attacco, e un po’ si scopre concedendo al Verona le belle ripartenze di Noslin: l’olandese è un finto centravant­i, serve per attirare i centrali ma poi il gioco che gli riesce meglio è spostarsi a destra, dove la spinta di Theo lascia qualche corridoio. Lì lancia la sua corsa leggerissi­ma. Tomori va in apnea e deve ricorrere alle maniere forti. Se il Milan avesse pensato ogni tanto alla gestione, obbligando il Verona a sbilanciar­si, avrebbe chiuso prima il match.

Implacabil­e Pulisic A difesa schierata, il Verona tutto 5,5

(Arbitro) Oltre a Tomori e Serdar, anche il giallo a Reijnders è ok: ma nel caso più discusso (Theo) legge tutto con troppa frettolosi­tà senza ricordare i copiae-incolla da gioia del milanista.

5,5 5,5 (A.)

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