La Gazzetta dello Sport - Romana

Putin spacca la maggioranz­a Scontro tra Salvini e Tajani Meloni: la posizione è chiara

Sul voto in Russia letture opposte dei vicepremie­r Pesanti critiche dall’opposizion­e Lo “zar” in piazza

- Di Pierluigi Spagnolo

La plebiscita­ria rielezione di Putin alla presidenza della Federazion­e russa (terzo mandato di fila, sfiorando l’88%) fa salire la tensione persino in Italia, nella maggioranz­a di governo. A livello internazio­nale, fa insorgere Stati Uniti ed Europa, ma viene accolta con favore da Cina, India e Turchia, tra gli altri. «Non ci saranno telefonate di congratula­zioni», fanno sapere dagli Usa. Anche se poi, il consiglier­e per la sicurezza Jake Sullivan precisa: «Le elezioni in Russia non sono state né libere né giuste ma Putin è il presidente e dobbiamo fare i conti con questa realtà». Anche dal Quirinale nessuna nota per congratula­rsi con lo “zar”. E l’assemblea del Consiglio d’Europa, all’unanimità, esorta la comunità internazio­nale a non riconoscer­e Putin come presidente della Russia, invitando tutti i Paesi a cessare ogni contatto, tranne che per perseguire la pace o scopi umanitari.

Crimea In Italia, ad accendere la miccia sono le parole del vicepremie­r Matteo Salvini, che ha commentato il voto in Russia glissando sulle evidenti opacità. «Quando un popolo vota ha sempre ragione, le elezioni fanno sempre bene, sia quando uno le vince sia quando le perde», ha commentato il leader della Lega, che non ha mai dissimulat­o una certa “sintonia” con il Cremlino. Parole che agitano il resto della maggioranz­a, da sempre schierata nel fronte pro-Ucraina. Il ministro degli Esteri, il forzista Antonio Tajani, ha dovuto precisare che «le elezioni russe sono state caratteriz­zate da pressioni forti e anche violente. Navalny è stato escluso con un omicidio, non mi sembra che sia un’elezione che rispetta i criteri che rispettiam­o noi», ha detto Tajani. Confermand­o la linea della premier Giorgia Meloni, che arriva in serata: «La posizione del governo è molto chiara e il centrodest­ra è una maggioranz­a molto coesa. Conta quello che abbiamo fatto». Come a dire: il governo sta con Kiev, non Mosca. Pesanti critiche dall’opposizion­e. «Con queste posizioni, il governo può essere credibile?» accusa Giuseppe Provenzano, responsabi­le Esteri del Pd. «Le parole di Salvini sono raggelanti» aggiunge da +Europa Benedetto Della Vedova. Intanto, Putin ieri era sulla Piazza Rossa di Mosca per il decimo anniversar­io dell’annessione della Crimea alla Russia. «Il percorso degli abitanti del Donbass e della Novorossiy­a (le regioni annesse, ndr) per ricongiung­ersi verso la loro patria, la Russia, è stato più difficile e tragico ma si sono uniti a noi e questo è un grande evento — ha detto Putin —: ora avanti con le nuove regioni, mano nella mano».

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A Mosca Vladimir Putin, 71 anni, ieri sulla Piazza Rossa a 10 anni dell’annessione della Crimea

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