La Gazzetta dello Sport - Romana

«Difesa molto difficile Si decide in 20 giorni»

- Di Filippo Conticello

Avvocato Chiacchio, esperto di diritto sportivo, ora che succede nel caso Acerbi-Juan Jesus? «Si aspetta l’attività investigat­iva della procura federale a cui il giudice sportivo ha trasmesso gli atti: dopo che riceverà la relazione, sarà lo stesso giudice a decidere. È probabile che durante le indagini vengano sentiti non solo i due giocatori, ma anche l’arbitro e gli altri calciatori che erano nei paraggi. Tutto a partire da un caposaldo, che non sempre è chiaro a tutti: per condannare in un giudizio sportivo non è necessaria la prova oltre ogni ragionevol­e dubbio, ma basta un indizio con un grado di probabilit­à superiore alla media».

▶ Acerbi nega di aver avuto intenti razzisti: quale la strada della sua difesa?

«È una strada stretta, non si parla di intenti e non ci si può appellare al fatto che sia la propria parola contro quella dell’altro. Sempre in base ai presuppost­i della giustizia sportiva, l’unico elemento da dimostrare è se abbia pronunciat­o o meno la famosa espression­e: “negro”. Il giudice valuterà tutto come da prassi, anche i comportame­nti del giocatore precedenti e successivi al fatto. Si chiederà anche perché Juan Jesus avrebbe mai dovuto riferire un fatto non vero. E ricordiamo­ci che l’onere probatorio è invertito, è Acerbi a dover dimostrare la propria estraneità ai fatti».

▶ Quanto sarà importante l’audizione di Acerbi?

«Dovrà rispondere alle domande, circostanz­iare i fatti e convincere gli inquirenti che, appunto con un grado di probabilit­à superiore alla media, non ha pronunciat­o quella famosa parola. Dal punto di vista tecnico rischia 10 giornate

Eduardo Chiacchio

Avvocato esperto di diritto sportivo di squalifica, il minimo previsto dal codice per questo tipo di violazione. In caso di condanna, il giocatore con o senza la società potrà appellarsi alla Corte sportiva di appello nazionale e in terzo grado al Collegio di

Garanzia del Coni, ma solo in caso di vizi di legittimit­à».

▶ Ci sono dei precedenti a riguardo?

«Uno l’ho seguito io, è un baluardo nei casi di presunto razzismo. Claudio Santini del Padova ‘21 dovette scontare 10 giornate e bastò una denuncia, anche se piena di dubbi e incertezze, del giocatore offeso e la testimonia­nza di un compagno cambiata pure in progress.

Oggi fa giurisprud­enza».

▶ E le tempistich­e?

«L’istruttori­a dovrebbe chiudersi in un paio di settimane e da lì il giudice sportivo deciderà alla prima seduta utile che potrebbe pure essere convocata ad hoc: diciamo che in 20 giorni dovrebbe arrivare la sentenza».

Acerbi dovrà convincere gli inquirenti di non aver mai pronunciat­o la parola “negro”

Eduardo Chiacchio Avvocato

Ora sta ad Acerbi dimostrare la propria innocenza Non sarà facile

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