La Gazzetta dello Sport - Romana
«IL MIO CALCIO LIBERO LA MEZZA ROVESCIATA UN GOL DA... BAMBINO»
Una mezza rovesciata perfetta. Un esempio del genio che mette l’istinto davanti a tutti. Il gol di Dany Mota Carvalho al Genoa è stato questo. E il Monza si gode il gioiello portoghese.
▶Galliani dice che non vedeva un gol così bello da anni…
«Detto da lui che ha visto il meglio del calcio mondiale, fa ancora più piacere. A cosa pensavo? A prenderla… Lo schema prevedeva una palla bassa, poi l’ho messa bene. Mi sento bambino quando faccio queste giocate. Mi dicevano “tu sei matto”. Sono un matto buono».
▶I compagni?
«Mi hanno fatto i complimenti e li ringrazio: è per la squadra».
▶L€i è l’uomo dei gol quasi mai banali per fattura o per avversario: dal primo in A del Monza nel 2022 alla mezza rovesciata...
«A me piace avere la pressione addosso, da sempre».
▶ Il gol è arrivato nel periodo del rilancio dopo qualche settimana di appannamento…
«Ci sono momenti anche difficili in carriera e quello che ho passato fino a dicembre mi ha fatto crescere. Non stavo facendo bene, mi hanno aiutato tanti. Sono stato forte e ho assorbito i consigli di chi mi stava intorno. Anche mentalmente sono cambiato».
▶L€i è il più longevo della rosa del Monza: dalla C alla A…
«Ho segnato in C, B e A. Ho vissuto il percorso di crescita con Silvio Berlusconi e Adriano Galliani. Il presidente mi diceva: “Voglio portare il Monza al top e tu Dany devi fare una cosa, mettere la palla oltre la linea di porta”. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, di storico».
▶Il calcio cos’è per lei?
«Per me è divertimento ancora adesso. Come ha detto il mio amico Leao nel suo libro, “la gente parla solo di statistiche del calcio e si dimentica del divertimento”. Io voglio essere diverso. Sono istintivo, il pubblico viene allo stadio anche per vedere lo show. Anche ora che siamo professionisti, dovremmo cercare di fare come quando eravamo bambini. Un calcio più libero».
▶Dopo l’ottima prima stagione in Serie A, state facendo ancora meglio: 7 punti in più dopo 29 giornate. Se lo aspettava?
«Sapevamo che sarebbe stata una stagione più difficile. Sono sorpreso, ma questo è il risultato del lavoro di tutti».
▶Nato in Lussemburgo da genitori portoghesi: nelle vene che sangue scorre?
«Portoghese, con tutto il rispetto per il Paese che mi ha accolto e in
Dany Mota Carvalho Attaccante del Monza
Esultanza contagiosa Mani alle orecchie e lingua fuori: così Dany Mota Carvalho festeggia i suoi gol cui sono cresciuto fino ai 16 anni. La Federazione lussemburghese mi ha chiesto più volte la disponibilità a giocare con loro, anche adesso per i playoff in vista dell’Europeo. Ma non sarebbe stato giusto per gli altri. Poi è arrivata la prima chiamata dal Portogallo».
▶Ma perché la sua famiglia era in Lussemburgo… ?
«Per lavoro papà José e mamma Conçeiçao, originari della zona di Oporto, si erano trasferiti. Ho due fratelli più grandi: Rui e Renato. Con loro ho giocato nel Petange: il tridente era... Mota».
▶L€ piace il futsal?
«Adoro il “tacco-suola”, quasi più del calcio a 11!».
▶Qual€ passione ha?
«Il mio cane Oscar, un Pomerania di 4 anni. Io vivo per lui e lui per me. L’ho anche portato a Monzello… sa dove lavoro… ».
▶Il numero 47 a cosa rimanda?
«Al codice postale del paese dove sono cresciuto: è Dany».
▶Quant€ lingue parla?
«Cinque: italiano, portoghese, francese, tedesco e lussemburghese, una lingua germanica».
▶▶apporto con la musica?
«La musica è vita. Mi piacerebbe cantare, produrre. Come Leao». s TEMPO DI LETTURA 3’14”
ALTEZZA
Ho segnato in A, B e C con questa maglia. Me lo diceva Berlusconi