La Gazzetta dello Sport - Romana
Sandro Veronesi
Veronesi: «Punto su Max e Vlahovic, Chiesa adesso deve dare di più» «Dusan è un grande centravanti, lo dimostra con i gol: vice capocannoniere della A, quando segna lui si vince»
Sandro Veronesi tifa Juventus da una vita però soffre ancora quando vede le partite, sia allo stadio sia in televisione. «Sabato non sarò all’Olimpico — racconta lo scrittore — sarò in famiglia ma non mi perderò la gara con la Lazio».
▶ La sua squadra riparte in A dopo i 7 punti nelle ultime 8 partite. E’ preoccupato?
«Lo sono perché avevamo un buon margine per la Champions che adesso si è dimezzato, però confido in Allegri che ha la giusta esperienza per non farsi intimidire nei momenti delicati. Max riesce a non trasmettere ansia, stato d’animo che ti fa commettere errori. Io allo scudetto non ho mai creduto, però la Juventus per ciò che ha fatto vedere nella prima parte di stagione merita il secondo posto».
▶Crede che la Champions sia a rischio?
«Per non qualificarsi la Juve dovrebbe rimanere ancora più piantata e le altre correre. Certo, può
NATO A FIRENZE
IL 1 APRILE 1964 SCRITTORE 2 VOLTE PREMIO STREGA
nizia a dedicarsi alla scrittura dopo una laurea in Architettura con una tesi su Victor Hugo e la cultura del restauro moderno. Il suo romanzo d’esordio è datato 1988, «Per dove parte questo treno allegro», e nel 2000 s’aggiudica il Premio Campiello e il Viareggio con «La forza del passato». Nel 2006 vince il premio Strega grazie al romanzo «Caos
Icalmo», successo che bissa nel 2020 con «Il colibrì». E’ autore di 4 libri giornalistici e ha collaborato con Rai 3, per cui è stato autore e conduttore del programma televisivo Magazzini Einstein. rari che non ha il motore a posto chi guida conta poco. La nostra rosa, per quanto costosa, non è da scudetto. Guardi l’Inter: ha 14 calciatori di livello molto alto, noi abbiamo un tasso tecnico più basso a parte 2-3 giocatori».
▶ La Juve però ha tenuto testa ai nerazzurri fino allo scontro diretto. E’ stata quella sconfitta a togliere certezze ai bianconeri?
«Questa squadra è molto diversa dalla Juventus tradizionale e può aver risentito dell’ingenuità psicologica. Molti giocatori sono inesperti, però non era plausibile che fossimo alla pari con l’Inter. Sbagliamo troppo tecnicamente, fatichiamo nell’uscita dal pressing e gli avversari ci aggrediscono per non farci giocare. Ci manca qualità, soprattutto a centrocampo dove abbiamo perso Pogba e Fagioli e non si è trovato nessuno che potesse rimpiazzarli. McKennie sta facendo una grande annata, si è messo a fare anche gli assist ma non toccherebbe a lui. Però può essere che nella coda della stagione vengano fuori orgoglio e garra. E’ ciò che mi auguro».
▶La Coppa Italia è un’occasione di riscatto?
«Non parlerei di riscatto, per molti è l’opportunità per festeggiare un trofeo. Io in 60 anni da tifoso ho vinto tanto e potrei anche essere appagato, ma non lo sono. Figuriamoci loro, che dovrebbero avere la bava alla bocca. In alcune partite a sprazzi ho visto qualcosa di buono, mi piacerebbe più agonismo, perché quello non dipende dal tasso tecnico».
▶Vlahovic, squalificato in A, rientrerà in Coppa Italia. Chiesa sabato all’Olimpico ci sarà: s’aspetta che siano loro i trascinatori nel rush finale?
«Vlahovic di sicuro: quando segna lui la Juve vince. Non ho dubbi che Dusan sia un grande centravanti, è vice capocannoniere della A, su Chiesa goleador invece sì. E’ uno dei nostri giocatori migliori, deve capire che toccherebbe a lui in questo momento fare di più. Deve imparare a fare la seconda punta e uscire dall’equivoco tattico: credo che dopo l’infortunio abbia meno spunto».
▶Nelle difficoltà economiche il club sta valorizzando i giovani: giusto sacrificarli sul mercato?
«Huijsen lo terrei, su Soulé vanno fatte valutazioni tattiche: se per lui non c’è spazio è sensato cederlo per prendere un giocatore più utile. Io sono un sostenitore della Juve giovane, mi sono innamorato di Fanna e Galderisi e oggi mi diverto con Yildiz, che non ha esperienza — ed è giusto che la faccia — ma talento. Mi piace il modello Borussia Dortmund, che il club dovrebbe seguire».
▶L’ex Tudor in panchina rende la Lazio più insidiosa?
«Igor mi ha regalato grandi gioie, come il gol qualificazione nella Champions 2003. L’ho amato tanto e da allenatore ha già dimostrato di essere pronto, ma più di lui mi preoccupa la Lazio, che ha fame e in casa è sempre un ostacolo speciale».
s TEMPO DI LETTURA 3’46”
Goleador bianconero Dusan Vlahovic, 24 anni, attaccante serbo della Juventus, che lo ha acquistato dalla Fiorentina nel gennaio 2022. In questa stagione ha segnato 15 gol, tutti in A
Deve imparare a fare la seconda punta e uscire dall’equivoc o tattico
Che bello vederlo giocare, ha talento e se non ha esperienza è giusto che la faccia
Sullo scudetto «Non ci ho mai creduto, l’Inter ha più qualità ma siamo da Champions»