La Gazzetta dello Sport - Romana

«Vietato subire gol e movimento davanti Punto su Bonaventur­a»

- Di Ilaria Masini FIRENZE

VAR Di Paolo aniel Bertoni, cosa può fare la Fiorentina contro il “mal di gol”? «Prima di tutto deve creare molto più movimento davanti. Tanta velocità, pressare bene e poi diventare precisa nella finalizzaz­ione che è una caratteris­tica che le è mancata spesso, soprattutt­o nell’ultimo periodo».

D▶A chi può ispirarsi la formazione viola?

«L’esempio migliore e più recente arriva dalla Champions League ed è quello del Borussia Dortmund contro l’Atletico Madrid. Gli spagnoli sanno difendersi benissimo e poi ripartire in contropied­e, i tedeschi però si sono mossi sul fronte d’attacco talmente bene che hanno rotto gli schemi avversari. È stato perfetto il modo in cui gli attaccanti scattavano indietro e uscivano dalla marcatura dei difensori per dare spazio ai centrocamp­isti che arrivavano da dietro. Loro sono l’esempio».

▶Se fosse Vincenzo Italiano, a chi non rinuncereb­be contro il Viktoria Plzen?

«A Bonaventur­a che è intelligen­te, ha ottimi piedi e può arrivare lui stesso al gol. Anche i suoi movimenti sono determinan­ti».

▶La Fiorentina può contare sui propri difensori “bomber”?

«Non so se avrà spazio, però Martinez Quarta è un calciatore capace di un’ottima transizion­e fra difesa e attacco, è molto rapido nel fare questo tipo di lavoro».

▶ Lucas Beltran posizionat­o sulla trequarti le piace?

«Sì perché ha più contatto con il pallone. Quando riuscirà a sorprender­e maggiormen­te gli avversari, farà tanti gol anche da quella posizione. Sta capendo sempre meglio il ruolo e quello che gli viene chiesto dall’allenatore».

▶E il centravant­i?

«I movimenti senza palla sul fronte d’attacco sono indispensa­bili. Portare il difensore sulla fascia e liberare spazi per i compagni è il lavoro più importante che deve fare ora un centravant­i. Belotti, o comunque la punta centrale, deve essere bravo a svariare su tutto il fronte d’attacco, uscire dalla marcatura e muoversi

Il consiglio tattico Per il quarto di finale verso l’esterno in modo da lasciare i varchi giusti per gli esterni e per i centrocamp­isti che avanzano. Adesso è un calcio in cui la punta non può fare soltanto la punta classica».

▶Ai suoi tempi era diverso?

«Era un calcio molto difficile, era a uomo e venivano realizzati pure meno gol. Io me la vedevo con giocatori come Tassotti, Vierchowod, Bruscolott­i e vi assicuro che non era affatto semplice. Ora invece con la zona, se ti muovi bene, puoi farti spazio e segnare. Vlahovic quando era alla Fiorentina era bravissimo a muoversi in continuazi­one e lo faceva sempre molto bene. Tornava, ripartiva e la squadra giocava s TEMPO DI LETTURA 2’48”

Bisogna giocare in transizion­e come il Dortmund contro l’Atletico

Ottimi Quarta per la rapidità e Beltran che può stupire tutti

Gli altri uomini chiave Nella sfida al Viktoria Plzen

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Mondiale Daniel Bertoni, 69 anni, campione del mondo nel 1978

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