La Gazzetta dello Sport - Romana
LECCE IN SALUTE PER IL CAGLIARI EFFETTO RANIERI SASSUOLO, CI SEI?
Solo i pugliesi hanno vinto all’ultima, ma c’è grande equilibrio: Udinese aggrappata a Lucca, Frosinone a Cheddira e il Verona a... Baroni
Sette squadre in sei punti più la Salernitana, ultima, che ormai sta pensando a come risalire il più velocemente possibile. Mai come quest’anno la lotta per la salvezza sembra ingarbugliata: chi più chi meno tutte sono inguaiate in tempi e modi diversi. Ma la situazione è fluida e cambia di giornata in giornata.
LECCE
Con l’arrivo di Gotti è tornato l’entusiamo Con lo sbarco di Gotti, la squadra ha ritrovato entusiasmo. E ha ricominciato a fare punti: 7 nelle ultime 4 partite. La brutta notizia è che si è fatto male Banda (sarà operato al ginocchio): stagione finita. Domenica contro il Sassuolo mancherà anche Almqvist (squalificato) e Gotti dovrà rimodellare i suoi visto che non ci saranno gli esterni titolari. Se non altro i pugliesi riabbracceranno Krstovic, già a segno all’andata contro il Sassuolo. La vittoria nel finale contro l’Empoli ha dato grande morale all’ambiente e grazie anche all’ottimo bottino di inizio stagione (11 punti nelle prime 5 con D’Aversa) il Lecce parte da una posizione di vantaggio rispetto alle rivali.
CAGLIARI
L’effetto Ranieri e tante rimonte
I sardi sono usciti da due partite quasi proibitive contro Atalanta e Inter con quattro punti. Il fil rouge del campionato del Cagliari sono le rimonte. Nelle ultime tre gare, ad esempio, è sempre andato sotto ed è sempre riuscito a rimediare. E’ l’effetto Ranieri, un tecnico che non smette di stupire. Con la Juve all’orizzonte (domani) non può di certo fare sogni tranquilli, ma il tecnico romano ha quasi recuperato tutti gli infortunati (Oristanio andrà in panchina dopo la tonsillite) e finalmente può avere un’ampia possibilità di scelta. Contro l’Inter ha giocato a tre dietro, ma ora può decidere anche di schierarsi a quattro con Mina come punto fermo: il suo arrivo dalla Fiorentina a gennaio ha dato sicurezza a una difesa che prima era troppo fragile.
UDINESE
Troppi pareggi
Brenner ci sei?
L’Udinese è quella con più pareggi (ben 16) e solo 4 vittorie, anche se ottenuti con Milan, Lazio, Bologna e Juve. Il guaio dei friulani è l’attacco, dove sono “corti” con il solo Lucca a tirare la carretta. L’Udinese, che deve recupera gli ultimi 20’ contro la Roma, spera nel rientro per le ultime tre partite di Thauvin. Sarebbe gradito un contributo anche di Brenner: pagato 9 milioni, finora ha giocato pochi spiccioli a causa di un grave infortunio. Il brasiliano ha ripreso ad allenarsi e già a Verona potrebbe esserci. Stesso discorso per l’altro oggetto misterioso Keinan Davis. Così Cioffi deve fare di necessità virtù puntando su Lucca e sulla duttilità di Pereyra.
VERONA
La rivoluzione non fa paura
Chi l’avrebbe detto a fine gennaio, con quasi tutti i pezzi pregiati mandati via, che l’Hellas sarebbe stato ancora li con tante possibilità di salvarsi? In pochi. Ma Baroni ha fatto un ottimo lavoro, facendo il sarto con la stoffa a disposizione. L’impatto dei nuovi è stato buono (Noslin su tutti), Suslov ha cominciato a girare e Folorunsho è cresciuto così tanto da arrivare alla corte di Spalletti. Il resto lo hanno fatto l’organizzazione e l’intensità. Se saranno sufficienti per la salvezza non si sa ancora, di sicuro il Verona tirerà fuori tutte le energie che ha in corpo.
EMPOLI
Squadra che lotta Ma che fatica davanti Un avvio tormentato di stagione, tre allenatori sulla panchina (Zanetti, Andreazzoli, ora Nicola), tanti alti e bassi e un attacco che soffre troppo. L’Empoli è la squadra che ha segnato meno di tutte, solo 25 gol. Ma i toscani sono anche capaci di exploit improvvisi, come i sei risultati utili arpionati dopo l’arrivo di Nicola. Poi la sconfitta con il Cagliari è come se avesse rotto l’incantesimo. L’arrivo di Niang (infallibile dal dischetto) ha dato un po’ di verve davanti. Il resto è deputato alle sgroppate di Cancellieri e Cambiaghi, mentre dietro la sicurezza Caprile e il capitano Luperto stanno tenendo su la baracca. Ma il calendario è da brividi.
FROSINONE
Il gioco c’è
La difesa meno
Di Francesco ha dato una chiara impronta di gioco. A inizio stagione il Frosinone era la rivelazione assieme al Lecce. Poi il calo, con una difesa sempre più in difficoltà (solo la Salernitana fa peggio) e qualche ingenuità di troppo nei finali, tipico delle squadre giovani. Così la classifica piange. L’ultimo successo è di tre mesi fa (contro il Cagliari), mentre in trasferta Di Francesco, recentemente passato al 3-4-2-1, non ha ancora vinto. La missione numero 1 è ritrovare la qualità di Soulé (non segna da 9 partite), mentre Turati ha ritrovato sicurezza e Cheddira è “esploso” negli ultimi due mesi. Sarà lui l’uomo della salvezza?
SASSUOLO
Quanti infortuni
Serve una scossa
Finora è la sorpresa in negativo: un paradosso se si considera che gli emiliani hanno battuto Inter, Juve e Fiorentina. Ma la continuità è mancata, la squadra è molto giovane e il fatto di non essere abituata a lottare per sopravvivere è un fattore. I tanti infortuni (su tutti quello di Berardi) hanno fatto il resto. Però contro il Milan si è vista una squadra viva e Pinamonti è tornato a segnare. Ora molto dipende dallo scontro diretto contro il Lecce, ma il potenziale per rialzarsi c’è.