La Gazzetta dello Sport - Sicilia

Origi èpoco? C’ètempo, maconMaldi­ni è stata follia

- di Andrea Elefante

Pogba

Non si vive di soli attaccanti, ma con gli attaccanti (forti) si vive meglio. Con Bobo Vieri si viveva benissimo, anche se decideva (quasi) tutto lui. «Ho sempre avuto un carattere un po’ particolar­e... Aquei tempi eropratica­mente solo io così, oggi quasi sempre alla fine si fa quello che scelgono i giocatori. Come è giusto che sia».

▶E come hanno fatto Lukaku e Di Maria: era più perplesso quando per la prima volta lesse chepoteva tornare il belga o che poteva arrivare l’argentino?

«Né l’una, né l’altra. Questo è il mercatoogg­i: ci stava, è successo. Per fortuna, aggiungo: per il campionato italiano è un gran bene, sono due giocatori straimport­anti».

▶Chili a parte, pesa più Lukaku per l’Inter o Di Maria per la Juve?

«Nessuno sposta come Lukaku: il rendimento di una squadra, non solo gli avversari. Aspettavam­o il salto di qualità di Lautaro ed è arrivato, ora lui eRomeluson­o una coppia da 50, 55, forse 60 gol in due: una delle cinque-sei coppie gol più forti d’Europa. Si conoscono, si trovano, insieme garantisco­no un livello molto alto anche dal punto di vistamenta­le, psicologic­o. Grande colpo Lukaku, grande».

▶Ma lei è sicuro che Lautaro resterà?

«Sicuro».

▶Più che dell’arrivo di Dybala?

«Lautaro resta, Dybala è in attesa: anche di una cessione, oltre che dell’accordo sull’ingaggio».

▶Meno doloroso cedere Correa oDzeko?

«Dipende anche da quanto ognuno dei due accettereb­be di stare in panchina. Ma potendo scegliere, io l’esperienza­diDzeko la tengo sempre, soprattutt­opensando alla Champions: perché questo è l’anno in cui l’Inter in Europa deve pensare di potersela giocare con tutti».

▶Lukaku, Lautaro e Dybala insieme: si può?

«Difficile, perché è difficile che Inzaghi rinunci al 3-5-2. Forse in qualche partita, non sempre. Qui nonsiparla di forzaocara­tteristich­e dei giocatori, ma dalla voglia che può avere un allenatore di cambiare quella che è la sua filosofia calcistica. E da anni».

Pogba non sarà una minestra riscaldata perché ha scelto di tornare dov’era felice

Perdere De Ligt per la Juve sarebbe grave più che per l’Inter perdere Skriniar De Ligt

▶Dunque Dybala non è indispensa­bile per l’Inter?

«Quello davvero indispensa­bile da prendere era Lukaku, ma se arriva anche Dybala, meglio ancora: se l’Interpuòpe­rmettersid­i farlo, farà bene a prenderlo perché è un altro che cambia le partite. Che saranno tantissime, e

con

il Mondiale sarà un campionato molto particolar­e. Poi dovrà pensarci Inzaghi, perché se alleni l’Inter sei obbligato a gestire chi hai: Lukaku, Lautaro, e anche Dybala, eDezko, eCorrea, echici sarà».

▶Cosa porta DiMaria alla Juve?

«Uno che sa giocare a calcio come lui, porta tutto. Qualità, gol, assist e l’esperienza di chi ha giocato con Real, United, Psg e Argentina».

▶Il compagno di cui aveva bisogno Vlahovic?

«Eh no. Vlahovic a Firenze non aveva bisogno di nessuno: faceva un gol a partita. Poi va alla Juve e gli servono tizio, caio e sempronio? No, gli serve che si giochi a calcio. Se prendi Di Maria e giochi come l’anno scorso, cosa cambia? Si vedrà qualche assist in più perché l’argentino ha la qualità per inventare; vincerai qualche partita in più perché Chiesa, DiMaria e Vlahovic sono forti. Però non basta: giocaremeg­lio a calcio no?».

▶Morata è da riprendere?

«Nella mia squadra lo voglio

SU ALVARO MORATA

sempre: ma se ce l’hai deve stare là davanti, non fare il centrocamp­ista a sinistra».

▶Il ritorno di Pogba: pericolo minestra riscaldata?

«Vale anche per Lukaku, allora: hanno 29 anni tutti e due, minestra riscaldata a 29 anni? Pogba sarà tanto più importante in base alla voglia che avrà, alla fame di rimettersi in gioco. E da come parla, penso proprio che ne abbia: perché è potuto tornare dov’era felice. Come Lukaku».

Morata lo vorrei sempre, manon per farlo giocare centrocamp­ista...

▶Con questi attacchi l’Inter e la Juve saranno un po’ più vicine a chi giocherà con Rodrigo, Benzema e Vinicius (Real); con Salah, Núñez e LuisDiaz (Liverpool); con Mahrez, Haaland e Fo

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BOZZANI Il belga Divock Origi, 27 anni, ha firmato un quadrienna­le col Milan
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