La Gazzetta dello Sport - Sicilia
«Uno da 20 gol a campionato deve restare Ma non basta»
«Via Mertens eOspina, ora serve gente di spessore. Deulofeu? Ok»
MassimoMauro conosce benissimo lo stadio Maradona per averci giocato proprio insieme al Diez nell’anno del secondo scudetto azzurro, ma soprattutto è uno che di attaccanti se ne intende per averne lanciati tanti a rete.
▶Quanto le piace Osimhen e quanto può essere importante per ilNapoli trattenerlo?
«Mi piace tantissimo. Non è un centravanti “vecchia scuola” ma hauna forzaparticolare, unatletismo unico e anche molti gol nei piedi. Sarebbe difficile sostituirlo conunbomberdello stessovalore. Osimhenèunodaventigolacampionato, non se ne trovano così tanti ingiro».
▶In cosa, invece, il nigerianopuò ancora migliorare?
«Nellagestionedeimomentidella partita, in certi atteggiamenti verso avversari e direttori di gara. Le provocazioni sono sempre dietro l’angolo e lui deve essere bravo a nonreagire. Sefaràquestoulteriore salto di qualità diventerà una pedina ancora più importante. Spalletti lo ha fatto crescere molto».
▶Con l’addio di Mertens avanza l’ipotesi Deulofeu alle spalle di Osimhen. Lei cosa ne pensa?
«Deulofeu ha i numeri per infiammare ilMaradona, aUdineha fattobene, peròbisognavederlo in una grande squadra: al Milan, senzagli spazi dell’Udinese, nonsi è espresso a certi livelli. LuieOsimhen, quando c’è da attaccare la profondità, possono far male. Mertenshacaratteristichediverse, perOsimhennel finaledi stagione è stato una sorta di fionda. Ma insemepossonofunzionare: sonofiducioso».
▶A Napoli si discute tanto della conferma di Koulibaly: dovesserorestareluieOsimhen, sarebbe squadra da scudetto?
«Non bastano, e non basta neppure la riconferma di Anguissa; sono andati via elementi come Insigne, OspinaeMertenschedevono essere sostituiti con gente che sopportari le pressioni diuna piazza come Napoli. La squadra resterà competitiva, ma per lo scudetto serve qualcosa in più visto che — nonostante l’ottimo lavorodiSpalletti— alcuniincidenti di percorso hanno frenato la corsa. Vincere un campionato a Napoli non è semplice, lo dico con cognizione di causa. Da solo non ha vinto neanche Maradona. È importantemantenere l’ossatura eaggiungereinnestidispessore».