La Gazzetta dello Sport - Sicilia
Voglia di Champions
Il centravanti avrà bisogno di aiuto: si punta a Deulofeu, piacciono Verde, Solbakken e Januzaj
Alnettodiqualchetweet criptico, le vacanze di Victor Osimhen in Nigeria stanno trascorrendo serene, anche perché l’attaccante del Napoli non intende farai scalfire dalle diatribe relative al suo passaggio dal Lille al club azzurro (con annessa vertenzalegaledapartediunparenteche reclama una commissione sul trasferimentodapartedelcalciatoree dell’agenteWilliamD’Avila).
Champions eMondiale
Paradossalmente, quello che doveva essere il periodo più caldo dell’anno si sta rivelando per lui quello più tranquillo perché Victor ha conquistato la Champions a suon di gol conilNapoli enonvede l’ora di giocarla sempre in maglia azzurra. Certo, dovesseroarrivare offerte sontuose per lui (da qualche top club come ad esempio il Bayern), le prenderebbe in considerazione come farebbe anche De Laurentiis, ma l’unica società che perorahafattocapiredi esseredispostaadavvicinareil fatidicomurodei110milionipostodalNapoliè stato il Newcastle, che Osimhen non considera «attrattivo». La Champions, come detto, per lui è assolutamente centrale nel percorso di crescita che sta portando avanti e che ha visto il suo valore impennarsi. Peccato, da questo punto di vista, che la Nigeria non parteciperà al Mondiale: per Osimhen sarebbe stata una vetrina importante, ma vorrà dire che il centravanti del Napoli potrà concentrarsi ancor di più sul suo rendimento inmaglia azzurra.
Prove tecniche
All’ombra del Vesuvio, del resto, tutti aspettano la stagione della sua consacrazione, la primamagari senza quei fastidiosi infortuni e acciacchi che ne hanno limitato la potenza di fuoco. Nonostante questo Osimhenèriuscito a farparlaredi sé, anche fuori dal campo. Carattere gioviale ma anche una lingua tagliente pronta a rispondere agli “haters” come ai compagni di squadra. Spalletti, però, lo ritiene a giusta ragione imprescindibile nel suo progetto tattico ed è convinto che Victor abbia ancora dei margini di miglioramento enormi. Sulla fisicitàel’atletismo, nessun dubbio (basta vedere come staccadi testa), masuimovimenti e sucertegiocatesipuòancoralavoraremoltoeLucianoneèpronto a farlo sin dal ritiro di Dimaro (sono già in vendita i biglietti per il primo test stagionale con la Bassa Anaunia del 14 luglio). AvereOsimheninTrentinoaiuterà il feeling con i nuovi compagni d’attacco (vedi il georgiano Kvaratskhelia) ma certo poter già dialogare con Deulofeu sarebbe d’aiuto.
Punto centrale
L’attacco del Napolicambierà facciaancheperché, oltre a Mertens, è già andato via Insigne e gli uomini mercato che potrebbero portare qualche “spicciolo” nelle casse del club azzurro sono concentrati lì davanti, con Politano che resta nel mirino del Valencia, Ounas che ha la fila in virtù del contratto in scadenza nel 2023ePetagnachepiacesia in Italia sia all’estero. Dunque, se anche adesso sembra tutto fermo, Spalletti potrebbe ritrovarsi con una prima linea profondamente diversa da quella dello scorso anno. Paradossalmente, Osimhen è diventato una certezza ed anzi sarà lui ad accogliere i nuovi compagni di avventura.
Svolta a sinistra
Victor ha dimostrato che per esprimersi al meglio ha bisogno di tanti cross dalle fasce chene esaltinolequalità di stoccatore d’area. Di conseguenza, Giuntoli sta pensando di mettereadisposizionedelnigerianoalmenounmancinochedadestra possa rientrare sul piede preferito emagari trovare il nigeriano alle spalle della retroguardia avversaria. Solbakken è una idea nuova, Verdeilnomeitalianobuono per tutte le stagioni (ormainon è più così verde d’età) e per la sua napoletanità, Berardi il sogno difficile da realizzare e Januzaj la vecchia ipotesi che è tornata ad essere valida in queste ore. Os ihmen aspetta assist e supporto da parte di tutti per dimostrare — nella stagione della consacrazione — che il Napoli ha trovato un nuovo grande bomber nel solco di Cavani e Higuain.