La Gazzetta dello Sport - Sicilia
L’ex Nizza già a Parigi All’opera con Campos
Non è ancora ufficiale, ma il tecnico è in azione col consulente del Psg sul mercato e per dare gioco e disciplina ai parigini
Lunedì il Psg ricomincia la scalata verso l’agognata Champions. Per ora però nonc’ènessunammiraglio al timone. O meglio, ce ne sono due. Dopo l’annata flop, Mauricio Pochettino infatti non se n’è ancora andato. Almeno nonformalmente. Oggi l’accordo per liquidarne l’ultimo anno di contratto dovrebbe essere ufficiale: una dozzina di milioni di euro in totale per sé e lo staff. La trattativahacausatoperorailrinvio dell’annuncio del nuovo timoniere. Non sarà Zidane, come sognava l’emiro delQatar, ma un altromarsigliese, menoglamour: Christophe Galtier, già prelevato dal Nizza per una decina di milioni. In attesa della nomina ufficiale, l’exdifensoredelMonzanel 1997-98 ieri era già al lavoro al centro di allenamento parigino, comesvelatodall’Equipe. Insomma, spetta al55enneGaltier ridare slancio a una squadra che ha periodicamente umiliato da avversario: con il Saint Etienne, in coppa di Lega contro Ancelotti, conilLillainLigue1, eancoracon il Nizza, in coppa di Francia a gennaio scorso. Nonostante la poca esperienza internazionale.
Piglio Al presidente Nasser Al Khelaifi, che alle sue stelle chiede più sudore e meno sfarzi, è piaciuto soprattutto il piglio antipaillettes del tecnico cresciuto nei quartieri popolari di Marsiglia con l’amico Eric Cantona. E che nella capitale ritrova soprattutto Luis Campos con cui ha costruito il miracolo Lilla, sfociato nello scudetto del 2021 negato al clubdell’emiro delQatar. In realtà, le sue squadre hanno quasi sempre tenuto testa ai parigini. Già nel 2012-13, con il Saint Etienne Galtier eliminò il Psg di Ibrahimovic ai quarti di coppa di Lega. Vincendo poi il trofeo, il primo dopo 32 anni di astinenza
periVerts, cheglivalse il titolodi miglior allenatore di Ligue 1. A pari merito con il pariginoAncelotti.
AsfaltoAlLillailmarsiglieseciè approdato a fine 2017 per rimediare al flopdiBielsa. Asceglierlo Campos, oggi consulente di Al Khelaifi. L’incipitdiun’intesache ha permesso al Lilla di passare dalla zona retrocessione alla Champions, grazie a un secondo posto dietro ai parigini, asfaltati tra l’altroconun5-1nellaprimaveradel2019. QuandopoiGaltier fu rieletto miglior allenatore del campionato. Fuori dai confini però le cose furono meno esaltanti: 1 punto e ultimo posto nel gruppo H di Champions. L’anno dopo si rifece a San Siro con un 3-0 al Milan di Zlatan in Europa League, prima appunto di prendersiloscudetto, a+1sulPsg, ammutolito all’andata (0-0) e punito al ritorno: 1-0 al Parc des Princes, la sua nuova casa.
Schiaffi E dove a gennaio, Galtier si è presentato con il Nizza, per gli ottavi di Coppa di Francia, strappando ai rigori la qualificazione. Anche sepoiha perso la finaleconilNantes, esièfermatoal 5° postoa-20dal Psg, battutoperò in Costa Azzurra (1-0), dopo il lo0-0dell’andata. I soliti schiaffi. AlKhelaifinonsel’èpresaegliha affidatounasquadradarigenerare secondo precetti di concretezza e disciplina. Per dimenticare Pochettino che non ha dato un’identità di gioco, mai a suo agio in uno spogliatoio con stelle come Messi, Neymar e Mbappé. Una sfida anche per Galtier abituato a giocatori di rango inferiore. Ma con lui c’è almeno l’amico Campos. AncheseaNizzaèfinita male con l’ex amico e d.s. Fournier.
Conflitti Comunque vada, il nuovo allenatore in pectore sarà giudicato in Champions, magari nonpiùun’ossessionemalostesso un obiettivo importante per il Psg. Il tuttoinun’annatadi «conflitti», secondoladirigenzasportiva che deve scaricare un dozzina di giocatori di troppo. E se le cosedovesseromettersimale, itifosi parigini non mancheranno di rinfacciargli non solo le radici marsigliesi, ma pure il sogno di sedersi sulla panchina delMarsiglia. Non proprio l’ideale per un allenatore del Psg, già al lavoro, ma senza proclami.