La Gazzetta dello Sport - Sicilia
Allarme Jacobs
MARCELL NUOVO STOP LA COSCIA FA MALE E SALTA STOCCOLMA MONDIALI IN SALITA
In allenamento il riacutizzarsi del fastidio: rinuncia in extremis ai 100 della tappa diDiamond League, maoggi parte lo stesso per l’Oregon
a conferma ufficiale arriva quando alla gara, in programma alle 20.15, mancano poco più di tre ore: Marcell Jacobs, in città da lunedì, rinuncia precauzionalmente ai 100 della tappa di Diamond League di Stoccolma, l’ultima prima dei Mondiali di Eugene del 15-24 luglio. Per l’azzurro sarebbe stata la prima uscita oltre i confini italiani del 2022 all’aperto. La quinta corsia dello stadio olimpico della capitale svedese, quella assegnata al poliziotto bresciano, poco dopo verrà occupata dal sudafricano Akani Simbine, quarto ai Giochi di Tokyo. Ma adesso, per il doppio campione a cinque cerchi, è definitivamente allarme. Marcell, dopo l’ultima rifinitura di mercoledì pomeriggio, svolta proprio sulla pista del glorioso impianto teatro dei Giochi 1912 e di 80 record del mondo, ha avvertito di nuovo fastidio al retro della coscia sinistra. Il dolore si è spostato verso l’alto, dal bicipite femorale a sotto il gluteo, ma la zona interessata è la stessa che lo tormenta daormaiuna cinquantina di giorni, dal ritorno dalla maledetta trasferta di Nairobi di iniziomaggio.
LTempi stretti Il problema è che, pensando alla rassegna iridata, con i 100 in calendario proprio in apertura di rassegna (venerdì 15 i quarti, sabato 16 le semifinali e lafinale) i tempidiventano sempre più stretti. Due sole settimane, data la situazione, sonoveramentepoche. Marcell stamattina, comeda tempoprevisto e salvo cambiamenti dell’ultima ora, insieme all’allenatore Paolo Camossi e al fido fisioterapista Alberto Marcellini, via Londra, volerà comunque verso gli Stati
Uniti. Destinazione Beaverton, frazionediPortlandamenodiun paio d’ore d’auto da Eugene. Lì la Nike, sponsor tecnico di Jacobs, ha il proprio storico quartier generaleeaccoglieràluieil suostaff nei propri impianti, facendosi carico del “caso”. C’era anche l’idea, a metà del training camp, diprenderparteaunpiccolomeeting locale, anche già identificato, per un ultimissimo test. Ma a questo punto, è evidente, tutti i piani sono in altomare.
Motore delicato E dire che Marcell domenica, all’indomani della conquista del quinto titolo italiano consecutivo sui 100 agli Assoluti di Rieti – dove agli occhi di molti ha corso in decontrazione - all’Istituto di Scienza dello Sport di Roma si era sottopostoa un ennesimo accertamento. C’era da verificare che lo sforzo della doppia volata ravvicinata (un 10”17 e un 10”12 con0.9m/s di vento contro in poco più di un’ora), sostenuto38giornidopo le prime e sin lì uniche uscite outdoor – quelle di Savona del 18 maggio - non avessero lasciato scorie nel delicato motore. Esame brillantemente superato. Al punto che lo sprinter nato a El Paso, sempre mercoledì, nella tradizionale conferenza stampa della vigilia del meeting, era apparso sereno e convintodi far bene. Sicuro di essere in grado di poterdareunasvolta importante a un lungo periodo difficile.
il prestigioso quotidiano sportivo francese, con la penna dell’inviato Romain Donneux, aveva deciso di puntare