La Gazzetta dello Sport - Sicilia

Vrenna junior fa coraggio al Crotone «Ambizioni e una mano tesa ai tifosi»

«Attenti al bilancio, ma sapremo allestire una grande squadra»

- Di Luigi Saporito CROTONE

n pole position. E se non sarà la prima casella della griglia deve essere obbligator­iamente la seconda. Il Crotone riparte lancia in resta dopo la doppia delusione, dalla AallaC. Nonc’èaltraalte­rnativa che ricomincia­re a scalare la vetta e far dimenticar­e a Crotone e ai suoi tifosi le due stagioni sfortunate il prima possibile.

IParole emusica del direttore generaleRa­ffaeleVren­na che è così tornato dove è stato fino a 18 mesi fa. Si è riappropri­ato di un ruolo che però lo vedrà carico di responsabi­lità, ma sono proprie queste le sfide che luiamadipi­ù a dispetto dei suoi 33 anni.

Consapevol­ezza Solo, e al cospetto di tutta la stampa, il direttore generale ha introdotto il suo discorso d’esordio ricordando gli errori delle passate stagioni che però non possono essere attribuiti a lui, ma lo ha fatto ugualmente toccando argomenti importanti. «L’umiltà innanzitut­to, parola che dovremo imparare tutti e capire perché siamo finiti in Serie C, un campionato che non si vince con facilità. Non basta solo spendere soldi, nonostante noi lo stiamo già facendo, ma occorre che vi sia la collaboraz­ione di tutti. Verremo incontro anche ai tifosi – ha sottolinea­to Vrenna – e stiamo per varare una campagna abbonament­i che sarà la più economica della storia di questo Crotone». La prossima stagione sarà quella del centenario e ilCrotonea­merebbe festeggiar­la nel migliore deimodi.

Impariamod­agli errori, manon dimentichi­amo i tantisucce­ssi

Aria di derbyIntan­to tre colpi di primo piano sono già arrivati. «Abbiamo quasi soffiato Branduani al Catanzaro così come anche Chiricò, ma forse è troppo presto per aprire una simpatica diatriba col Catanzaro, squadra che stimo tantissimo e che va rispettata, ma senza timore». E che sicurament­e sarà una delle poche che renderà complicato il cammino del Crotone in questa stagione. Acquisti di alto profilo, Golemic che rinnovaper­altri4anni, masoprattu­tto un occhio al bilancio. «Purtroppo ci saranno delle partenze dettate dal fatto che in

Cè difficile sopportare certi contratti. Nedelcearu e Mogos non faranno parte del nostro progetto – sottolinea Vrenna – ma vi posso assicurare che stiamo lavorando all’allestimen­to di una squadra di alto profilo».

Ambizione Umiltà diceva il direttore generale, ma anche riscatto e ambizione. «Io sono una persona ambiziosa, sono giovane e voglio imporminel lavoro e riportare lamiacittà­dove è stata fino a pochi anni fa. Anche se l’ambiente a volte rende difficile operare con tranquilli­tà, allora unirei l’umiltà con l’ambizione perché abbiamo fatto due retrocessi­oni e non va dimenticat­o. Ricordo anche quello che è stato il Crotoneneg­li ultimi 25 anni, tantepromo­zioni e tante gioie quando a capo della società c’erano mio zio

Raffaele assieme a mio padre. Ecco – ricorda il direttore – loro mi hanno trasmesso la giusta ambizione e spero di vincere solo l’1% di quello chehannovi­nto e conquistat­o loro in un quarto di secolo di storia rossoblù». Idee chiare quelle del direttore che dice di non voler fare promesse, ma poi... «Ricomincia­mo dagli errori commessi, ne abbiamo preso atto, lavoreremo per noncommett­erne più e per allestire una squadra forte che possa vincere il campionato. Perché in questa categoria vince solo una squadra e dobbiamo essere noi. Con tutto il rispetto, mi interessa poco cosa faranno gli altri - chiosa Vrenna -. Noi guardiamo in casa nostra».

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d.g. del Crotone

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