La Gazzetta dello Sport - Sicilia
Palermo in canttiere
All’annuncio mancano ormai poche ore. Poi, per il Palermo si aprirà ufficialmente l’era City che lo proietterà nella galassia della holding dello sceicco Mansour e in un futuro che si preannuncia di grande profilo. Una prospettiva di grandi miglioramenti e di crescita che non riguarderà soltanto il calcio. Il City Football Group, nel momento in cui ha scelto di acquisire lamaggioranza del club rosanero, ha deciso di investire anche su Palermo, intesa proprio come città, prevedendo un programma di sviluppo che andrà di pari passo con quello della squadra. Il gruppo con sede a Manchester ha intravisto potenzialità nel territorio cittadino da sfruttare a livello infrastrutturale, a cominciare dal “Renzo Barbera” e dal suo ammodernamento in modo da renderlo parte attiva del core business dell’azienda Palermo. Lo stadio, dunque, al centro degli investimenti della holding, ma non solo. Perché nelmirino dei nuovi investitori c’è anche il desiderio di creare un indotto con le infrastrutture che insistono nelle adiacenze dello stadio, come la vecchia sala stampa costruita per “Italia 90” e lasciata ormai in stato di incuria da almeno un decennio.
Intesa Strategiedi cui si è fatto ambasciatore il presidenteMirri in un incontro avvenuto con il sindaco Lagalla, il primo di una lunga serie, da quello che sembra, quando si insedierà ufficialmente il nuovo board. L’obiettivo è di provare a dare corpo ai progetti che gli uomini di Mansour hanno in mente, come la realizzazione del centro sportivo di Torretta, proseguendo nelle intenzioni il percorso iniziato e poi sospeso dal patron rosanero. Mirri ha sostanzialmente chiesto al primo cittadino una disponibilità a condividere una visione che può portare benefici alla cittadinanza, sostanzialmente un’apertura di credito verso i nuovi investitori per preparare il terreno ai futuri colloqui che dovrebbero avvenire anche a breve. Da quello che trapela da viale del Fante, ce ne sarà un altro lunedì prossimo e questa volta Mirri non sarà da solo perché dovrebbe presentare al sindaco il nuovo board del City Group.
Percorso Un altro indizio che non fa che confermare che il giorno della presentazione ufficiale della nuova proprietà dovrebbe avvenire il 4 luglio. L’acquisizione del Palermo, neopromosso in Serie B, quindi non sarà soltanto un affare puramente calcistico, ma riguarderà molto altro e non è detto che non possa trattarsi di un progetto più ad ampio spettro che possa coinvolgere altri investimenti in città. Quel che appare chiaro, in questo momento, è che l’ammodernamento del Barbera sia tra le priorità da dover realizzare. La volontà è quella di avviare una ristrutturazione dell’impianto secondo criteri moderni. È chiaro che questo percorso debba tenere conto della macchina burocratica, un aspetto da aver ben presente e da non sottovalutare in questo viaggio verso il futuro. Anche perché, va ricordato che la convenzione con il Comune per l’utilizzo dello stadio, stipulata nel 2020, scadrà fra quattro anni e che la superficie del campo, invece, appartiene alla Regione. Ci sarà, quindi, un iter da affrontare che dovrà coinvolgere più soggetti istituzionali e porterà certamente a ridiscutere anche i termini della stessa concessione dello stadio. Un viaggio che, però, parte con i buoni presuppostidapartedi chivuole investire e con la disponibilità a discuterne almeno dell’amministrazione comunale, con il sindaco Lagalla che si è mostrato aperto ai colloqui che seguiranno prossimamente. Se ne saprà, chiaramente di più, dopo quello fissato in agenda lunedì.
La speranza In attesa di conoscere i programmi tecnici e le ambizioni del club per questo e per i prossimi anni, pare insomma che a Manchester ci sianoprogetti benpiùampi che vedono coinvolta anche la città. E non è detto che col passare del tempo, e invirtùdei risultati del campo, possano sempre più estendersi contribuendo a dare nuova veste e nuova importanza a Palermo, creando, magari, anche opportunità di lavoro che in questo momento non sarebbero ipotizzabili.