La Gazzetta dello Sport - Sicilia
Le telecamere
Russia2018èstatoilMondialedellaVar. Qatar2022— sugli schermi da novembre — trasmetterà la seconda stagione di questa serie che promette sempre sviluppi interessanti: debutterà infatti il nuovo fuorigioco semi-automatico (semi-automated offside). Due obiettivi: stabilire la posizione dell’attaccante con una precisione fin qui sconosciuta, visto che le linee saranno “disegnate” dal computer e non dall’uomo; e farlo in tempi molto più brevi, dai 70secondi oggi dimedia a 25 (forse anchemeno). Dopo i risultati positivi degli ultimi test, la svolta adesso è ufficiale. La Fifa l’ha annunciato ieri. Un sistema tecnologico di telecamere, sensore nel pallone e collegamento con la sala Var che al Mondiale comunicherà subito le informazioni agli arbitri.
RivoluzioneVar... Il calcio sta andando veloce verso il futuro. LasperimentazioneVar è cominciata nel 2014. Italia-Francia 1-3, l’amichevole di settembre 2016, è stata la prima partita ufficiale in cui è stata applicata (arbitro Kuipers). Dopo il Mondiale per club del2016, ilgrandelancioaRussia 2018. Oggi sono 50 i campionati in cui viene usata la Var, altri 5 sono interessati, e la Fifa sta sviluppando Var “light”, “leggere”, conmenotelecamereomenoarbitri, per consentire la tecnologia in tornei che non possono permettersi spese elevate.
... E nuove frontiere Naturalmente la tecnologia presuppone un’evoluzione continua. Due sono le frontiere da oltrepassare: la precisione e il tempo. 1) Per la prima questione, siamo passatidallatolleranzadi3centimetrideiprimitempiaimillimetri di adesso. Niente male. Però sono definitimanualmente sia il momentodell’impatto conil pallone– il lanciochefotografa lasituazione – sia le linee per indicare le posizioni deigiocatori. 2) Riguardo al tempo, la media per una decisione è 70 secondi. Pierluigi Collina, capo degli arbitri
focalizzate sul fuorigioco e anche il pallone sarà “collegato” con un microchip. Un’intelligenza artificiale elaborerà i dati e li comunicherà in tempo reale
Fifa: «Il calcio non è il basket, questi tempi sono lunghi».
Sistema semi-automatico Ecco, quindi, la nuova tecnologia chiamata semi-automated offside. Dodici telecamere installate nello stadio tracciano29puntidi ogni giocatore, indicando così la sua posizione in campo con estrema precisione, grazie a 50 fotogrammi al secondo. Il tutto con la complicità di un pallone “connesso” (un sensore all’interno invia dati 500 volte al secondo) e di un’intelligenza artificiale che elabora tutti i dati e li comunica in tempo reale alla sala Var, sviluppando anche una animazione in 3D trasmessa sui megaschermi dello stadio (e in tv). Linee emomento dell’impatto con il pallone sono definiti dal sistema, ma l’ok finale sarà umano.
Uomini, non robot Ancora Collina: «Qualcunol’ha chiamato fuorigioco robot. Non è così, è una definizione che va bene per i titoli dei giornali. Arbitri e assistenti sono i responsabili della decisione sul campo». Il tempo medio? 25 secondi, forsemeno.
Full-automated? «Poiché gli arbitri video controllerannola qualità di questi risultati, parliamo ancora di fuorigioco semiautomatico: sono loro che devono convalidare la decisione proposta e quindi informare l’arbitro in campo», spiega Johannes Holzmüller, direttore del dipartimentoTecnologia& Innovazione Fifa. Il prossimo step — parliamo probabilmente del 2023 — sarà il fuorigioco completamente automatico, con comunicazione diretta agli arbitri, senza passare dalVar, eulterioretagliodei tempi. Un sistema che potrebbe “incrociare” il nuovo fuorigioco più in linea con il documento programmatico “Vision” del presidente Gianni Infantino che punta auncalcio conpiùgol. Il fuori