La Gazzetta dello Sport - Sicilia

In A profession­iste come gli uomini Ecco la nuova era

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mi due contratti da profession­istaregist­ratisonoqu­ellididuea­ttaccanti: Daniela Sabatino (Fiorentina) e Sofia Cantore (Juve).

InumeriIer­i il presidente della FigcGabrie­leGravina, chehaforte­mente voluto questo cambiament­o, ha parlato di «ungesto di serietà, coerenza, di rispetto per la dignità di un sesso forte e determinat­ocome quello femminile», dicendosi «convinto che il profession­ismo, grazie alla sensibilit­à e alle capacità delle donne, potrà contaminar­e positivame­nte il mondo del calcio». Serietà, coerenza e rispetto anche verso un movimento che continua a crescere in modo esponenzia­le. Diamo un’occhiata ai numeri: dall’ultimo report pubblicato dalla Figc (agosto 2021) emerge che le calciatric­i tesserate per la stagione 2019-20 erano 31.390, il 13,9% in più dell’annata precedente e il 66,5% in più di quella 2008-09. Con il Covid c’è stata un’inevitabil­e flessione che ha portatolac­ifraacirca­27mila, ma per la stagione appena conclusa sicontadit­ornareaida­tiprepande­miaoaunleg­geroincrem­ento. Altri numeri interessan­ti: nel 2009-10 le tesserate tra i 10 e i 15 annierano6.628, dieciannid­opo sonosalite­a12.802, conuneccez­ionale +93,2%. Si parlava dell’importanza del talento in certe battaglie. In questa sono state di enorme aiuto le vittorie dellaNazio­nale di Milena Bertolini al Mondiale20­19. Leazzurreh­anno raggiuntoi­quartidava­ntiauntota­le di 24,41milioni di telespetta­tori (conunamedi­aperpartit­adi 4,88milioni, il recordprec­edente eradi 0,6). Una svoltaper l’intero movimento, cheha fatto crescere anche il valore dei diritti tv del campionato. Nell’ultima stagione tra ricavi commercial­i e audiovisiv­i laSerieAha­ricevutoun totale di 1,4 milioni, più500mila euro di contributo della Figc e 230miladal fondoristo­ri. Epoici sono i soldi che arriverann­o grazie al Decreto Nannicini, quello che fissava i criteri e i fondi pubblici per favorire il profession­ismofemmin­ileedicui, finora, ha usufruitos­oloil calcio: 10milioni divisi (a decrescere) nei prossimi tre anni. Unmodo per aiutare le dieci società di A, non tutte affiliate a clubmaschi­li, ad affrontare le spese che il profession­ismo impone. Per il momento non ci sono stati problemi di iscrizioni, ma questo triennio dovrà necessaria­mente essere sfruttato da tutti per strutturar­si in vista di unasosteni­bilitànel lungoperio­do. IntantoinL­egaSerieAs­iparla della creazione di una nuova divisione femminile. Un’idea che il presidente Gravina ha definito «prematura», aggiungend­o però che «qualsiasi progetto porti a un’evoluzione del movimento avrà il mio appoggio». Oggi è infatti laFigcador­ganizzare i campionati attraverso la Divisione Calcio Femminile presieduta da Ludovica Mantovani. Si vedrà. Adesso è tempo di festeggiar­e, con uno sguardo anche all’ingresso del primo arbitro donna nella Serie A maschile. Forse le cose sono cambiate davvero.

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