La Gazzetta dello Sport - Sicilia
Tour: Pogacar eVander Poel, il bello della cronometro
enza troppi rischi, è vero, ma Tadej Pogacar ha danzato tra le curve e le strettoie della cronometro inaugurale del Tour a Copenaghen, in Danimarca, come un ballerino. Davanti a una folla enorme, lui e Mathieu Van der Poel sono stati i più spettacolari per come hanno trasformato la pioggia in un alleato. Nessuno di loroha vinto, peròuna volta di più abbiamo capito perché sono così entusiasmanti per il pubblico. Le condizionimeteo difficili hanno abbassato la velocità, tanto che il vincitore Lampaert ha fatto una media di 51,821 km/h, e questo ha favorito chi non dispone delle potenze devastanti di Ganna o Van Aert. In particolare Van der Poel, che è partito 54’ prima dello sloveno, ha trovato pioggia molto più forte, ma ha effettuato alcune traiettorie da pilota di
MotoGp vietate a chiunque altro e guadagnato un paio di secondi a curva. E alla fine ha perso appena 6” da Pogacar e soltanto 3” da Ganna. Lampaertmaglia gialla è stata una sorpresa, sicuro, ma il vero vincitore della crono è proprio Pogacar: riguardate i momenti in cui si alza sulla bici per rilanciare l’azione all’uscita da curve bagnate, con tante scritte bianche o strisce pedonali pericolosissime e infide. Ebbene, è proprio in quegli istanti che abbiamo capito quanto lo sloveno, dominatore del Tour nel 2020 e 2021, sia inpalla.
Oggi, nella difficilissima tappa di Nyborg, spazzata dal vento a 40kmall’ora sindalla partenza, con quei 18 km nel finale sul ponte di Storebaelt, Tadej eMathieu saranno ancora lì davanti. È una giornata molto pericolosa per Pogacar, chehauna squadra piùdebole (sulla carta) rispetto alla Jumbo di Roglic, VanAert, Vingegaard e Laporte, o alla Ineos di Ganna, Thomas, Van Baarle (re della Roubaix) e Rowe: la tappa più insidiosa della prima settimana con quella del pavé di Arenberg. Eppure, con quello che abbiamo visto, può risolvere situazioni critiche anche da solo.
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