La Gazzetta dello Sport - Sicilia
Con la Conference
Il congedo
Mkhitaryan mostra la coppa della Conference League vinta con la Roma a Tirana a fine maggio: con i giallorossi ha giocato tre stagioni la maglia dell’Inter e contro la Roma segnò uno dei gol più belli della carriera, con una semisforbiciata all’incrocio dei pali. «Sì, Yuri è statounodeimiei idoli, lo seguivo da piccolo e sono riuscito a fare una foto con lui. È statoungiocatore eccezionale, ha lasciato un segno nella storia di questo club. Oravoglio riuscirci anche io, vincendo trofei e centrando gli obiettivi».
Tuttofare Obiettivi che evidentemente saranno stati al centro delle telefonate avute negli ultimi giorni con il suo nuovo tecnico Inzaghi, uno dei primissimi sponsor di questa trattativa. «Sì, abbiamo parlato, lo ringrazio. Dobbiamo lavorare insieme, sono qua per aiutare la squadra. La cosa più importante è vincere insieme». Tante le cose per cui
Henrikh Mkhitaryan, 33 anni, centrocampista armeno prelevato dalla Roma a parametro zero
Inzaghi è rimasto colpito negli anni da Micki, che nello scacchiere tattico di Simone potrebbe ricoprire cinque ruoli. La mezzala è quello designato, partendo da sinistra - come Calhanoglu - per finire dietro le punte. Ma Micki può sostituire Brozovic in regia, giocare da trequartista puro e anche da seconda punta se necessario. Di sicuro, non segnerà più all’Inter, cosa accaduta tre volte in sette partite. «Non so perché, però mi riusciva bene giocare contro l’Inter. Adesso non vedo l’ora di segnare con questamaglia». Pochi giorni e si riparte. Mkhitaryan è pronto a lasciare il segno anche aMilano.
Sulla squadra
Il palmares Henrikh ha vinto in tutti i Paesi dove ha giocato: 23 titoli. Nessuno ha fatto meglio in squadra
Youri era il mio idolo, lo seguivo da piccolo. Ora vorrei diventare io un esempio per tutti i bambini
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