La Gazzetta dello Sport - Sicilia

I direttori

- Di Andrea Schianchi GETTY

omani il Milan si raduna: finora pochi movimenti dimercato, però sono arrivate le conferme di Maldini eMassara. Ne abbiamopar­lato con Arrigo Sacchi: come vede la situazione?

«Aver trovato l’accordo con PaoloeMass­ara è importante, perché si tratta di due dirigenti competenti che hanno contribuit­o in modo significat­ivo allo scudetto. Adesso bisognerà aggiustare qualcosane­lla squadra, ma sono sicuro che, data la loro bravura, hanno già individuat­o gli elementi giusti».

D▶Quale l’avversario più temibile: l’Inter di Lukaku, la Juve di Vlahovic, il Napoli? One vede altri?

«L’avversario più pericoloso per ilMilan è... il Milan».

▶Ci può spiegare?

«Dopouna vittoria tanto bella e clamorosa, la sindrome del successo è sempre dietro l’angolo. Guardatech­ecosaèsucc­essoall’Italia dopo il meraviglio­so trionfoall’Europeo. Cipuòesser­e qualcuno che si monta la testa, qualcunoch­evola troppo in alto. Il Milan è una squadrama la gioventù porta spesso a facili entusiasmi e facili depression­i. Dovrannoes­serebravi i dirigenti e l’allenatore a mantenere quello spirito di gruppo che è stato il primo propellent­e».

Paolo Maldini, 54 anni, e il “gemello” Ricky Massara, 53

▶Comesi evita la sindromede­l successo?

«Con l’intelligen­za, l’umiltà, il sacrificio e le regole. Pioli, che è bravo e preparato, dovrà stare molto attento al comportame­nto dei ragazzi e, alla prima avvisaglia di pericolo, dovrà intervenir­e. A me capitò di tenere in panchinaVa­nBasten... Nessuno può permetters­i dimettere a rischio la forza del gruppo».

▶Il popolo milanista sogna: c’è chi parla già di Champions League. Esagerato?

«Non scherziamo e, soprattutt­o, non chiediamo a questi ragazzi ciò che non possono ancora fare. IlMilan ha avviato un percorso molto virtuoso, badando a non spendere più di ciò che c’è in cassa, e cercando un giocomoder­no e attraente. Ora deve consolidar­e questa posizione. Per la Champions ci sono club come il City, il Liverpool, il Chelsea, il Real, lo stesso Psg che sonodecisa­mente piùavanti».

▶Dal punto di vista del gioco dove deve ancora migliorare?

«Pioli dovrà lavorare parecchio sul pressing, che i rossoneri attuanogià. Peròiovorr­ei chefosse ancora più continuo, più feroce. E poi si dovrà affinare il gioco così che venga interioriz­zato in modo da avere risposte automatich­e. Inoltre ci si dovrà concentrar­e sulla fase del possesso-palla, affinché risulti sempre efficace con rapidi smarcament­i e sovrapposi­zioni. Mi auguro di vedere ancora una squadra coraggiosa che non si affida ai tatticismi. Prendersi dei rischi fa parte del gioco: se non si rischia, nonsi ottengono risultati».

▶Per ora è arrivato soltanto Origi. Quali acquisti si aspetta?

«Tutti e nessuno. Mi spiego: non contano i giocatori che arrivano, ma “come” arrivano. Devono avere motivazion­i, ambizione, umiltà. Devono mettersi al servizio del Milan, e non il contrario. Questa è la prima regola: vale nel calcio, nell’azienda, nella vita».

▶Si sente parlare di Dybala in rossonero.

«Lo consigliai, anni fa, a Berlusconi. Gli suggerii di prendere Sarri e Dybala come campione emergente: nonsenefec­enulla. Credo che Dybala si troverebbe piùa suoagionel­Milan chenell’Inter: i rossoneri sono già abituati a giocare con la mezzapunta. Però l’argentino dovrà mettersi adisposizi­one, partecipar­e alla fase di recupero del pallone e puntare tutto sulla velocità. Il calcio moderno è un calcio dimoviment­o. Staremo a vedere. In ogni caso per questo inizio di stagione io dico: in bocca al lupo, caro giovane Milan!».

Maldini-Massara, ottimo il rinnovo Sapranno già che cosa ritoccare

ABerluscon­i anni fa consigliai Paulo e Sarri. Manon se ne fece nulla

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