La Gazzetta dello Sport - Sicilia

I milioni dalla tv e il tesoro De Jong per Lewa e non solo

Nuove risorse nelle casse dei catalani, parte l’assalto al polacco e a Raphinha

- Di Adriano Seu

ttivata con successo la prima “leva”, per utilizzare le parole del presidente Joan Laporta, adesso il Barça lavora per completare l’opera e tirare la testa fuoridall’acqua. L’atteso accordo firmato il 30 giugno con Sixth Street per la cessione del 10 per cento dei diritti televisivi de LaLiga durante i prossimi 25anni è stato il primo passo con cui il numero uno blaugrana ha ridato ossigeno alle casse societarie. Adesso, come rivelato dallo stesso Laporta nel corso di una riunione con i vertici societari, l’obiettivo è attivare la seconda “leva” di quel progetto esposto all’Assemblea dei Soci Compromiss­ari del 16 giugno. Inquestomo­do, i catalani contano di raggranell­are un tesoretto utile per dare l‘assalto a quattro obiettivi.

AI prossimi stepI 207,5milioni che i blaugrana incassano grazie all’accordo con Sixth Street uniti ai ricavi derivanti dalla nuova partnershi­p siglata con Spotify (nuovo main sponsor) servono a limitare i danni al momento della chiusura dell’esercizio annuale. Il primo effetto positivo è la possibilit­à di suggellare finalmente gli arrivi di Kessié e Christense­n (l’ex milanista sarà presentato­mercoledì, il danese giovedì). Ma il Barça deve capire come raggranell­are ulteriori risorse per adempiere alle prossime scadenze e rinforzare la squadra con gli obiettivi individuat­i da Xavi e dalla dirigenza. Ilprimopas­so, quello che in casa blaugrana vorrebbero compiere in tempi strettissi­mi, al massimo entro il 17, data fissata per la partenza della tournée americana di quattro amichevoli (unacontrol­aJuve), prevede la cessione di un ulteriore 15 per cento dei diritti televisivi, da cui i catalani contano di ricavare all’incirca 400 milioni di euro lordi. Lametàdiqu­esti verrebbe destinata agli acquisti.

Capitolo cessioni La torrida estate blaugrana prevede tuttavia un altro step fondamenta­le prima di potersi tuffare a capofitto sui rinforzi. Bisognerà fare spazio in rosa e ridurre lamassa salariale per ottenerema­rgine di azione. Gli addii di Dani Alves, Luuk de Jong e Adama Traoré già consumatis­i non bastano, perquantoa­lCampNousp­erino di riuscire a piazzare anche Umtiti, Pjanic, Riqui Puig, Braithwait­e, Depay, Trincao e Lenglet che sarebbe vicinissim­o al passaggioa­lTottenham. ADembelè, svincolato, è stata fatta un’offerta al ribasso: 6 milioni netti come per AnsuFati. Il francese aveva un ingaggio da 11,5 milioni netti: se accetta bene, altrimenti sarà libero di andare altrove. Ma la vera gallina dalle uova d’oro, quella che darebbe al Barça la necessaria potenza sul mercato, è Frenkie de Jong. L’olandese fa gola a tanti top clubeinPre­mierc’èchièdispo­sto a svenarsi: il Manchester United, pressato dalla concorrenz­a del Chelsea, ha presentato un’ultima offerta pari a 65 milioni di sterline più altri 20 di bonus. I blaugrana sono disposti ad accettare, resta da convincere il giocatore che non se ne vuole andare dalla Catalogna.

Che valore

Per l’olandese lo United è pronto a fare follie: ok per il club, ma lui non si vuole muovere

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