La Gazzetta dello Sport - Sicilia

Sandro Campagna

- Di Stefano Arcobelli INVIATO A BUDAPEST (UNGHERIA)

esta come sei, Settebello: campione del mondo. Ferma il tempo, non fermare leemozioni. Ricordati dell’oro di tre anni fa a Gwangju: 10-5 e adios Spagna. Nell’isolaMargh­erita - all’ora di cena - si servono palombelle azzurre. Tutto in una notte. C’è la stessafina­leiridata: trachivuol­e ripetersi come l’Italia - nella storia già 4 ori, 2 argenti e 1 bronzo - e chi non intende arrendersi di nuovo. Il fascino di una classica della pallanuoto: basti solo scomodare il trionfo olimpico di 30 anni fa della Nazionale di Rudic a Barcellona davanti a re Juan Carlos. In acqua c’era Sandro Campagna che diede l’assist dell’oro a Gandolfi. Ora Campagna fa il c.t. e dispensa consigli utilissimi­all’ultima generazion­e del Settebello tornato vincente ai Mondiali come nel 2011 a Shanghai e come, appunto, in Sud Corea. Una squadra che ha assimilato­bene e inanticipo sui tempi previsti, una squadra che non può più nasconders­i. Deve crederci, osare, soffrire. Come testimonia il suo mattatore, capace di confondere nei quarti gli ungheresi nel loro tempio e in semifinale i greci. Respinte due delletresq­uadresulpo­diodiTokyo, dove il Settebello finì settimo, costringen­do il condottier­o ad anticipare il rinnovamen­to verso Parigi. Manca insomma solo il lieto fine, l’ultima battaglia contro la Spagna che si affida a un portiere diciannove­nne come Unai Aguirre, all’eterno Perrone e al ceco naturalizz­ato Martin Famera.

RC.t. del Settebello

Diversa Una finale-bis è sempre sul filo dei ricordi, ma anche delle novità. Chi farà la mossa giusta? «Gli aspetti psicologic­i conteranno - risponde il c.t. azzurro -. Loro si sentono molto sicuri. Noi dovremo minare le loro certezze, significa fargli rivivere la sensazione: “Oddio, rischiamo di arrivare di nuovo secondi”. Allora lì potrebbero giocare conmeno sicurezza. Senon siamo bravi a portarli a quel punto, sono avvantaggi­ati. La finale di tre anni fu una partita particolar­e, io mi aspetto una gara punto a punto».

Dopo la vittoria sui greci, Campagnaha «prima fatto i compliment­i e poi una battuta a Edo Di Somma: se muoio di vecchiaia non ha responsabi­lità. Ma se muoio prima è perché il mio cuore ha ceduto dopo le sue cavolate...(ride). Nei finali dei partita avrò perso 3-4 anni di vita».

Sono favoriti, dobbiamo essere bravi a minare le loro certezze

Il fattore Chalo Gonzalo Echenique, nato a Rosario, passatoper laSpagnaen­aturalizza­to azzurro, c’era nel 2019: «Io il Messi azzurro? No, sono molto lontano. Aiuto la squadra come posso. Vogliamo il bis, ma non

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