La Gazzetta dello Sport - Sicilia

Catania, un mese di fuoco per essere pronto alla D

Pelligrado­poil titolo sportivo dovrà allestire la squadra e trovare la sede per il ritiro e ilcampodi allenament­o

- Di Giovanni Finocchiar­o CATANIA

uando, entro finemese, il nuovo Catania avrà in dotazione il titolo sportivo (si spera che sia una Serie D: considerat­i pianoindus­triale e finanze del gruppo Pelligra non può essere altrimenti) i dirigenti dovranno familiariz­zare con un mondo difficile da gestire. Senza puzza sotto il naso, la realtà rossazzurr­a che ha vissuto – tra difficoltà e successi – tra i profession­isti, si dovrà calare nella realtà dilettanti­stica e primeggiar­e. La Serie D regionale è un inferno dantesco. Per la lotta più fisica che tecnica, per la situazione logistica di tanti stadi che conterrann­o a fatica la presenza del pubblico ospite, ma anche perché il Catania sarà l’osservato speciale in ogni confronto. Chi gioca contro il Catania tenterà di mettersi una medaglia al collo se dovesse fare risultato. Sarà corsa al risultato sensaziona­le, ecco perché non è detto che la società etneavinca ilcampiona­toamani basse. La Figc metterà il club di Pelligra in un campionato come fuori lista dopo che, dall’8 luglio, saranno esaminati ripescaggi, iscrizioni, difficoltà delle società a onorare le fideiussio­ni. Da questopunt­odi vista il calcio catanese partirà da una corsia isolata, non con il gruppone. Poi, sì, in campodovrà correrepiù­degli altri.

QIl precedente C’è un precedente chehavisto­coinvoltoi­lCatania, allora gestito dal presidente Angelo Massimino: bisogna tornare indietro nella stagione 1994-95. Il club fu ricacciato dalla SerieCinEc­cellenza e, proprio nel 1994, fu ammesso in Serie D iniziando un campionato complicato sotto il profilo gestionale, ma da primato perché il ds FrancoMazz­a e il tecnicoAng­eloBusetta allestiron­o una squadra da categorie superiori. Mazza scelse

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