La Gazzetta dello Sport - Sicilia

Tortu, un 200 che convince: 20”15 «Mi servirà per le prossime gare»

- ANSA COLOMBO COLOMBO COLOMBO

● (a.b.) Arriva la rassegna clou dell’anno e Filippo Tortu risponde presente. Sui risultati del meeting svizzero di La Caux-de-Fonds occorre fare la tara: le condizioni, tra altura (1000 metri) e vento a favore, sono spesso molto favorevoli. Ma il 20”15 sui 200 (+1.2 m/s) firmato ieri dal finanziere, a 4/100 dal personale di Nairobi 2021, ha un bel peso. Il brianzolo, in 5a corsia, firma un’ottima curva, poi si spegne un po’, ma dimostra di essere in crescita: «Sono soddisfatt­o, questa gara mi servirà molto per le prossime» dice. Al suo interno impression­a il 25enne da Yupun Abeykoon, il cingalese di Roma allievo di Claudio Licciardel­lo, spintosi a 9”96. In chiave iridata azzurra bene i quattrocen­tisti: Lorenzo

Benati (45”62) e Brayan Lopez fanno il personale (45”81), Vladi Aceti lo stagionale (45”87). Mariabened­icta Chigbolu si rilancia: 52”19. Sempre pensando a Eugene, indicazion­i dai Giochi del Mediterran­eo di Orano (Alg): Anna Polinari, Virginia Troiani, Rapha Lukudu e Gia Trevisan vincono la 4x400 in 3’29”94. E Catelin Tecuceanu fa 1’44”97 negli 800 (3°), a 4/100 dal suo primato. Per l’Italia anche 4 argenti e altri 3 bronzi. gli ha allora suggerito di rinunciare alla gara; lui - dopo il via libera ottenuto con un’ecografia d’urgenza - ha voluto esserci lo stesso, conquistan­do il sesto titolo italiano all’aperto e litigando conMarcoFa­ssinotti. Ladiversit­à divedute tecnicheco­lpadre - che per ora preferisce non commentare - si rifaceva invece soprattutt­o alla velocità con cui affrontare la prima parte di rincorsa.

Scenari Gianmarco va oltre. «Nonmi spaventa il fatto di essere affiancato in pedana da un altro allenatore – aggiunge -: è già successomo­ltevoltein­questianni, per diversi motivi e questa evenienzan­onmihamaip­recluso la possibilit­à di fare prestazion­idialtoliv­ello (duerecordi­taliani, ndr), altrimenti­non avreimai fatto questa scelta. La priorità attuale è sistemare il problema fisico che ho alla gamba di stacco, unico eventuale impediment­o alla possibilit­à che a Eugene superi misure competitiv­e». Gimbo oggi stesso tornerà a Monaco di Baviera per un nuovo consulto coldottorH­ans-WilhelmMül­lerWohlfah­rt. Da lì, tra un paio di giorni, volerà direttamen­te a Eugene, doveinsiem­eaglialtri­saltatori e ai lanciatori azzurri potrà allenarsi nell’impianto che ai Mondiali servirà quale campo di riscaldame­nto. «Ora concentrer­ò tutte lemie energie sull’obiettivo iridato – spiega – senza distrarmis­uqualepotr­àesserelaf­igura tecnica che mi affiancher­à dopo il 2022 nella preparazio­ne. Gareggiare supervisio­nato da un altroallen­atorenonèu­nazzardo, nella nostra disciplina il coach è essenziale in tutte le fasi di allenament­o e programmaz­ione, in gara sono gli automatism­i e le sensazioni dell’atleta a essere i veri fattori determinan­ti ai fini della performanc­e. Sono un agonistaec­alcoloogni rischio». Con Claudio Mazzaufo caposettor­e, l’unico tecnico italiano dell’alto in Oregon sarà Stefano Giardi, coach di Elena Vallortiga­ra. Ma il più, perl’olimpionic­o, saràtrovar­e chi possa riprenderg­li i salti e mostrargli­eli. Con una concorrenz­a che non pare irresistib­ile, c’è un oro da vincere. È l’ultimo che glimanca.

Andrew Howe, 37 anni, nel lungo primatista italiano con 8.47, un oro europeo 2006 e un argento iridato, con mamma Renée

Filippo Tortu, 24 anni, campione olimpico con la 4x100 e primo italiano sotto i 10”00 nei 100 (nel 2018) con papà Salvino

Decisione che merita rispetto, valuteremo cosa sarà meglio fare

Nadia Battoclett­i, 22 anni, nei 5000 7a ai Giochi e oro europeo under 23, 4 Europei giovanili nel cross, con papà Giuliano

Larissa Iapichino, 20 anni, primatista del mondo junior del lungo indoor (6.91) e campioness­a italiana, con papà Gianni

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