La Gazzetta dello Sport - Sicilia
MAXI VALANGA E VITTIME SULLA MARMOLADA DISASTRO SUL GHIACCIAIO CHE RISCHIA DI SPARIRE
Si staccaunseracco: almeno6morti, unadecinadi feritiedispersi I soccorsi interrotti, possibili altri crolli: «Corpi sfigurati» Da giorni temperature sopra la norma, ieri c’erano 10,3 gradi
1Al caldo record di questi giorni possiamo imputare anche la tragedia sulla Marmolada, traTrentinoeVeneto.
Undramma inmontagna, effetto diretto delle temperature alte e prolungate. Persino a tremila metri di altezza, sabato c’erano 8-9 gradi. E ieri «si è arrivati ai 10,3», secondogliesperti. Ipochi testimoni raccontanodiaversentito «un boato», intorno alle 13.30, chehaaccompagnatoildistacco di un immenso seracco di ghiaccio e detriti di roccia, che è piombato giù (a 300 km orari), travolgendo almeno 3 cordate di escursionisti e le rispettive guide, che si trovavanolungol’itinerario per arrivare in vetta. Il bilancio (parziale) è di 6 vittime, almeno 8-10feriti, di cuiduein condizioni gravi, negli ospedali di Trento, Belluno e Bolzano. I soccorritori hannorecuperatoanche4persone illese. Altre 10, forse 15 risultano disperse. Le auto rimaste desolatamente ferme nel parcheggio, ai piedi dellamontagna, fanno temere che ci possa essere ancora qualche escursionista da recuperare. Delle persone coinvolte si sa ancorapoco, probabilmente si tratta di turisti italiani ma anche di stranieri. Cos’è successo? Si è verificato il distacco di un seracco, un blocco di ghiaccio spesso generato dai movimenti delghiacciaio piùgrande. All’improvviso sièstaccatodalla “calotta” sulla sommità del ghiacciaio della Marmolada, sotto Punta Rocca, sul versante Veneto della montagna. In un video, postato dauna turistasui social, si vede il momento immediatamente successivo, con il ghiaccio che scivola verso il basso, provocando una valanga dighiaccio, neve e pietre.
2Emergono le prime drammatiche testimonianze.
«È un disastro inimmaginabile, una carneficina tale che difficilmente ci permetterà di identificare presto e con esattezza le vittime, perché i corpi sono stati smembrati dalla colata di ghiaccio e sassi» è trapelato dai primi racconti degli inquirenti. «Quandocihannochiamato, intorno all’una e mezzo, ci hanno detto che era venuta giù la Marmolada. È crollata la cima, un grande pezzo di ghiaccio che si è staccatoeha investitotutti quelli che eranolà sotto» ha raccontato Luigi Felicetti, tecnico del Soccorsoalpinodell’AltaValdiFassa, tra i primi a intervenire per soccorrere le persone travolte dalla valanga. «Ci siamo trovati davanti uno scenario pazzesco, c’erano blocchi di ghiaccio e roccia enormidappertutto, abbiamo cominciato a cercare e trovato i primicorpi» haaggiuntoFelicetti. Pochi minuti prima, altri gruppi di escursionisti era appena scesi dallo stesso percorso. Ma la loro sensazione era che «laneve fosse “marcia”, poco solida».
3Il rischio di altre valanghe ha persino rallentato le operazioni di ricerca.
Dal tardo pomeriggio, la montagna è stata completamente interdetta, persino ai soccorritori. Il pericolo di altri crolli, provocati ancora dal caldo anomalo, ha costrettoleautoritàaevacuaretutti. Le operazioni sono andate avanti congli elicotteri, coordinatedalla casermadeivigilidelfuocodiCanazei (Trento), dove ci sono anche il presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti, e il vicesindaco di Canazei, Diumitri Demarchi. «Le attività di soccorso sonomolto complesse» ha riferito in serata l’assessore alla Protezione civile della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin. «Lasituazioneèinevoluzioneed è difficile almomento dare conto con certezza dell’accaduto» ha poi aggiunto. Si riparte stamattina all’alba, dopo la notte, sperandochelatemperaturasiapiùbassa e renda meno pericolose le operazioni sul campo. E ai feriti e ai familiari delle vittime è arrivata anche la vicinanza del presidente del Consiglio, Mario Draghi: «Profondo cordoglio per le vittime del terribile crollo sulla Marmolada» si legge in una nota diPalazzoChigi, «il governoè vicinoalle lorofamiglieeatutti i feriti. IlpresidenteDraghiècostantemente informato sull’andamento dei soccorsi».
4È stata aperta un’inchiesta. E per la Marmolada e per i gestori delle attività è stata una giornata di dolore.
La procura di Trento ha avviato un fascicolo d’indagine sul crollo del seracco in cima alla Marmolada. «Disastro colposo» è il reato ipotizzato, almomento a carico di ignoti. Ad occuparsi delle indagini, con il procuratore SandroRaimondi, c’èlapmAntonella Nazzaro. Per la grandemontagna è stato il giorno più doloroso,