La Gazzetta dello Sport - Sicilia
MATTEO AL MONZA DOVE È CRESCIUTO SARÀ IL CAPITANO DI BERLUSCONI
La società ha grandi ambizioni e ha convinto l’azzurro campione d’Europa a scommettere sul suo... passato remoto
ECragno. E Sensi. E Carboni. E Ranocchia. E chi verrà. Ma soprattutto il figliol prodigo. È tutto molto romantico. Perché tanti avrebbero voluto Pessina, in molti avevano individuato in lui l’internoperfettoperunrilancio del proprio club (anche Sartori?), ma il richiamodelle proprie vie, dei propri vicoli, insomma di casa propria, degli amici, della famiglia tifosa del Monza è forte. Troppo forte per dire no, soprattutto quando ti consigliano e ti convincono due (Berlusconi e Galliani) che hanno vinto tutto nel mondo e che hanno portatolasquadraincui seinato e cresciuto per la prima volta in SerieA. Ah, micabasta così: perché per dare un senso alla svolta di vita di Matteo c’è anche quel simbolo che si chiama fascia da capitano. Una decisione emblematica. Tanto per chiarire scelte e priorità.
Quindici milioni L’affare era inballodatempo. Seneparlava da molto. In questi casi si dice “deal done”, affare fatto. Ieri, la svolta e inpratica l’ufficialità per un ragazzo che era partito proprio con quella maglia rosso-fuoco e col fuoco addosso: 7 anni e rieccolo qui, come se il mondo volesse fermarsi un attimo e riannodare i fili con la storia. Il – alla Vasco – di Matteo è uno di quelli che impreziosiscono l’imprevedibilità della prossima Serie A: lui campione d’Europa, uno dei Cavalieri che fecero l’impresa col Mancio, va ad impreziosire una squadra che sta pensando col naso all’insù e che ha lo scopo – mica un sogno e basta – di cercare stabilità fra i grandi. Matteo sarà quindi un nuovo giocatore del Monza secondo un prestito con obbligo di riscatto fissato a 15 milioni al raggiungimento