La Gazzetta dello Sport - Sicilia
LANCIA «DJOKOVIC ORA È PIÙ VICINO»
PANATTA SINNER L’ultimoitalianorediunoSlameilquartodiWimbledon(alle14.30) «Jannik ha la testa libera e il suo gioco piattopuòinfastidire Nole»
«Si può fare. Nel tennis di oggi, i margini si sono ristretti, non dico che tuttipossonobattere tutti, ma inunquarto di finale diuno Slam le differenze sonominime».
▶A proposito dei progressi del giovane azzurro: lei sposa la filosofia di spingere sui punti fortiodi lavorare suipunti deboli?
«Può giocare il dritto e il rovescio meglio di così? Non credo, magari può solo sistemare qualche movimento in campo. Può crescere un po’ con il servizio, ma è giusto che esplori altre vie come le discese a rete o le smorzate che all’inizio non appartenevano al suo repertorio».
▶A prescindere da come andrà la partita di oggi, si può dire che la vittoria di domenica contro Alcaraz rappresenti una svolta nella carriera di Jannik?
«Mah, iorimangosempreunpo’ stupito dalla facilità con cui si danno giudizi e poi si cambia idea. Fino a una settimana fa, Sinner era un perdente che aveva fatto male a cambiare allenatore e adesso sembra già il prossimovincitore diWimbledon. Al contrario, fino a Parigi si diceva che Alcaraz sarebbe diventato numero uno del mondo già alla fine dell’anno e avrebbe dominato senza trovare avversari. Da allora, ha fatto molta fatica a vincere le partite. Quindi, do un modesto consiglio: lasciateli crescere, date loro tempo e non fatevi trascinare dalle situazioni contingenti».
▶La loro però può davvero diventare la rivalità del futuro.
«Glielo auguro, perché giocano bene a tennis e sono due ragazzi educati e perbene. Ma io sono lo stesso preoccupato».
▶Da cosa?
«Dall’evoluzione che sta prendendo il mio sport. Prenda lo stesso Djokovic: un fenomeno che rischia già di essere antico. Tra vent’anni avranno la racchetta inmano giocatori simili a quelli dell’Nba, gente di duemetri e dieci che si muoverà con la rapidità dei piccoli, tirando fortissimo. Non sarà più tennis, ma tiro a segno. Per questo secondo me bisogna intervenire in fretta per rallentare un po’ il gioco».
▶Intanto però possiamo continuareadammirareNadal, chea 36 anni e con un piede martoriato sembra arrivare dal passato e intanto può puntare al Grande Slam.
«Magari non lo dice, ma certamente un pensiero ce l’ha fatto.
D’altronde a Wimbledon ha già vinto, anche semagari è passato qualche anno. Lui, Federer e Djokovic hanno portato il tennis inun’altradimensione, ma chiaramente adesso viviamo in un’epocadi riflusso, senei quarti è arrivato Goffin che non vinceva partite importanti da tanto tempo».
▶Prima ha parlato di educazione: un personaggio come Kyrgios, semprecosìal limite, fabene al tennis?
«Che sia un grande talento non ci sono dubbi, ma deve capire che mancare di rispetto agli avversari è odioso. Io una volta in