La Gazzetta dello Sport - Sicilia
Come ride la prima Italia di Pozzecco
Olanda battuta, il c.t. si gode l’esordio ufficiale: «Ero teso, ma siamo già un gruppo»
talento fisico e tecnico. OggiFontecchioèun leader di questaNazionale come Polonara, il lungo che sa colpire da tutte leposizioni e che adesso torna di prepotenza sul mercato anche italiano (lo segue la Virtus) qualora il Fenerbahce volesse liberarlo dal contratto biennale. Poi c’è Spissu, ai Giochi era il terzoplaydietro a Mannion e Pajola. Adesso, visti i problemi deiduevirtussini (il Pajo è in unmomento di flessione dopo una finale scudetto non esaltante; magari la partecipazione alla Summer League Nba potrà riaccenderlo), il tamburino sardo in attesa di liberarsi da Kazan per atterrare a Venezia è il registachedàpiùgaranzie. La sua condottadel gioco rispecchia la suapersonalità: fronte alta, occhi su tutto il perimetro delcampo e poi, quando trova lo spazio, ecco che lancia la sua fiondata mancina da trepunti, spesso una sentenza. «Ma non parliamo dei singoli — dice Spissu —. Abbiamo vinto insieme. Era quello che ci serviva per cominciare bene la nuova gestione tecnica. Avanti così».
Capitano In una serata con buoni voti non va dimenticato il rientro del capitano, cioè Gigi Datome, che quasi in silenzio mette la squadra insicurezza firmando il+16 del terzoquarto, irrecuperabile per l’Olanda. Infine applausi anche per Biligha, energia allo stato libero, un lottatore con istinto e tempismo per arrivare primo sullepalle vaganti e sui rimbalzi lunghi oltre a due mani educate che usa segnando canestri non facili dalla media distanza. Cinque uomini in doppia cifra con 92 punti segnati dentro aunnon disprezzabile 40 per cento da tre sono un buon biglietto da visita per il nuovo c.t. che si affaccia alla fase calda del Mondiale con qualche certezza in più. Ora deve reinserire Melli e Gallinari. C’è tempo per crescere.