La Gazzetta dello Sport - Sicilia

Festa per Lloris raggiunge Thuram Michniewic­z con il dubbio Milik

Per il portiere è record: 142 presenze, come Lilian. Il c.t. polacco spera in Lewandowsk­i

- di Luca Bianchin

Se l’ha fatto apposta, è un genio. Michniewic­z, c.t. polacco, ha ringraziat­o uno ad uno gli allenatori dei suoi 26 calciatori. Ne ha sbagliato qualcuno – quello della Samp, ad esempio, che nel frattempo è cambiato – ma il senso resta: è sembrato un saluto al torneo. Saluto doppiato da una frase: «La Francia è al livello dell’Argentina. Ho cercato loro punti deboli, ma non li ho trovati».

Lloris #1

Deschamps, che di suo è prudente come pochi, non si fida. Ha bocciato tutte le riserve e farà quasi sicurament­e copiaincol­la della formazione vista con la Danimarca: Koundé-Varane-Upamecano-Theo

Capitano dei Bleus Hugo Lloris, 35 anni, gioca nel Tottenham

in difesa, Tchouameni e Rabiot in mezzo, Dembélé-Griezmann-Mbappé dietro a Giroud. L’uomo del giorno, in partenza, però è l’unico non nominato: il portiere. Hugo Lloris vivrà un pomeriggio storico: raggiunger­à Lilian Thuram a 142 partite con la Francia, numero uno di sempre. «Sono molto onorato e orgoglioso – ha detto -. Anche se questo, alla vigilia di un ottavo al Mondiale, passa in secondo piano». Hugo nella sua vita è rimasto 12.866 minuti, cioè 214 ore, tra i pali della Francia.

San Tommaso

Deschamps ha avuto qualche parola per lui e Rabiot: «Il record di Hugo parla da solo, il livello di Adrien non lo scopro ora. Rispetto al passato è più completo». E poi, sul rendimento della squadra: «Se saremo diversi rispetto alla Tunisia? Come San Tommaso, credo solo a quello che vedo. La Polonia è una buona squadra, con giovani all’altezza e giocatori di esperienza». Uno, diciamo, è più uguale degli altri. «Con Lewandowsk­i il minimo pallone può essere pericoloso», ha detto DD.

Milik o no?

Michniewic­z deve solo capire come aiutarlo. Il dubbio principale a 24 ore dalla partita era questo: rifare la squadra che ha perso con l’Argentina o usare Milik dall’inizio? La risposta più probabile è B ma le sorprese sono possibili. «Se battiamo i campioni del mondo, per un giorno siamo campioni anche noi», ha detto il c.t. con strano senso della proprietà transitiva. Un principio di buon senso però sembra imporsi: se sei più debole, non regali uno dei tuoi migliori. Milik, alle 16, è atteso in fila in campo a sentire l’inno.

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