La Gazzetta dello Sport - Sicilia

CI PENSA RODRY

- Di Filippo Maria Ricci

DOMENICA 4 DICEMBRE 2022 LA GAZZETTA SPORTIVA

Nel 2016 il 15enne Rodrygo Goes viaggiò col Santos da San Paolo a Doha per disputare un torneo giovanile internazio­nale organizzat­o dall’Accademia Aspire. Il Qatar da sei anni lavorava per organizzar­e il suo Mondiale, e l’adolescent­e Rodrygo non aveva dubbi: «Nel 2022 tornerò qui con la nazionale». Aveva ragione. Sei anni dopo Rodrygo è a Doha col Brasile. In questi sei anni è stato preso dal Madrid che su di lui ha fatto un investimen­to notevole, e al Bernabeu è cresciuto tantissimo. È stato decisivo nel doblete Liga-Champions dello scorso anno e tanto Ancelotti quanto Tite lo adorano. «Chi di voi pensava che Rodrygo potesse fare tutto ciò che ha fatto giocando in posizione più accentrata?», ha detto il c.t. dopo la sfida col Camerun, nella quale il madridista è stato per la prima volta titolare, sistemato nella buca del suggeritor­e.

▶ Come si è trovato a fare il “falso Neymar” come dicono in Brasile?

«Bene. Penso di aver fatto una bella prima parte, poi nel secondo tempo ho giocato meno perché il mister ha deciso di cambiare. In generale sono soddisfatt­o, mi è piaciuto muovermi lì. Io sono sempre pronto e desideroso di dare una mano, se hanno bisogno di me ci sono. E cerco di fare la mia parte, non importa quanto o dove giochi, sono sempre a disposizio­ne».

▶Si è sentito un po’ solo?

«Non direi. Ripeto, sono soddisfatt­o di come ho giocato nel primo tempo. Tanto a me come al Brasile sono mancati solo dei dettagli, piccole cose per far decollare la mia partita e quella del Brasile: l’ultimo passaggio, l’avviciname­nto all’area avversaria, lo spunto finale, per questo non siamo riusciti a segnare. È un peccato perché far gol è una delle caratteris­tiche della nostra squadra. Speriamo che le cose migliorino nella prossima partita, ma io sono fiducioso».

▶Cosa le piace di questa posizione? Al Madrid gioca sulla destra, e con l’assenza di Benzema Ancelotti l’ha usata come “falso nueve”.

 «Aprender evoluir e seguir», così Rodrygo ha accompagna­to una sua foto su Instagram. In campo, con la maglia del Brasile, attento e concentrat­o con l’obiettivo di «Imparare ad evolversi e seguire». Per crescere con il Mondiale. «La possibilit­à di poter fare dei tagli verticali, tanto palla al piede come servendo un compagno. Muovendomi lì sono in una zona nevralgica del gioco e ho la possibilit­à di aiutare in maniera molto efficace la manovra offensiva della squadra».

▶E quali sono le difficoltà?

«C’è pochissimo spazio e devi prendere tante decisioni: per questo c’è bisogno di una grande rapidità di esecuzione. Giocare lì è sempre complicato, ma mi piace molto e penso che possa potenziare le mie qualità».

▶Prima della partita abbiamo visto Neymar che l’abbracciav­a e le parlava. Cosa le ha detto?

«Mi ha trasmesso tanta fiducia. Sto giocando al suo posto ed è stato molto carino, vuole mostrarmi il suo appoggio. È un maestro in quella posizione ed è il mio idolo, per me è un onore giocare con lui. Ora che è fermo per l’infortunio cerca di trasmetter­mi fiducia, sicurezza e conoscenza. È molto importante per me, con le sue parole mi facilita il compito».

▶ E dopo la partita Neymar le si è avvicinato di nuovo.

«Sì, per farmi i compliment­i e dirmi di continuare così, nonostante la sconfitta. Mi ha detto di non pensare a quanto successo col Camerun, di lasciarmel­o alle spalle e guardare avanti, all’ottavo di finale. Un messaggio positivo».

▶Neymar potrà giocare contro la Corea?

«Non lo so, sta meglio ma dovete chiederlo ai medici».

▶Ha mai parlato della posizione da “10” con Modric?

«Non in questi giorni, ma a Madrid parliamo spesso. Io gli chiedo consigli e osservo il suo modo di muoversi e di giocare in mezzo al terreno di gioco. Ora ha arretrato un po’ il suo campo d’azione, però è un giocatore sul quale mi fisso parecchio. È un punto di riferiment­o unico».

▶Cosa vi siete detti negli spogliatoi a fine partita, come avete

con il Real Rodrygo, 21 anni, è alla quarta stagione con la maglia del Real Madrid. La sua esperienza in Europa dopo gli anni con il

Santos si sta rivelando importante anche nell’apporto che sta dando alla nazionale brasiliana

È il mio idolo. Sto giocando al suo posto emiha mostrato il suo appoggio

Le parole di Ney fondamenta­li E poi mi ispiro a quanto vedo fare da Modric al Real

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