La Gazzetta dello Sport - Sicilia
NON RISPONDE ALLE CURE IL MONDO È IN APPRENSIONE LE STELLE PREGANO PER LUI
Oltre al tumore, subentrate complicazioni polmonari Ma sui social rassicura: «Sono forte, ho speranza»
con la Selecao segna 77 gol in 92 partite, vincendo tre volte il Mondiale (1958, 1962 e 1970), oltre ad altri sette titoli
Martedì 29 novembre Pelé è stato ricoverato all’Einstein di San Paolo. Ieri, dall’interno dell’ospedale della megalopoli brasiliana, sono filtrate notizie poco rassicuranti, ai di là dei bollettini medici ufficiali e delle parole tranquillizzanti spese dalla famiglia. È un momento difficile, sono tante le patologie che deve affrontare colui che secondo molti rimane il più grande calciatore di sempre.
Chemio interrotta
La «Folha», quotidiano di San Paolo, ha scritto che Pelé non risponde più alle terapie per il tumore all’intestino, con metastasi al fegato e ai polmoni, e che la chemioterapia è stata interrotta. Pelé, 82 anni, sarebbe stato posto in regime di sole cure palliative, per lenire i dolori e la mancanza di aria. Perché gli è stata diagnosticata anche una «broncopneumonia», un’infezione dei bronchi e degli alveoli polmonari, curata con antibiotici e confermata dal secondo comunicato dell’Einstein, poche righe in cui si descrivono come stabili e in miglioramento le condizioni del paziente. La «Folha» tratteggia uno scenario più angosciante. Interpellata, la direzione dell’ospedale non ha confermato né smentito le indiscrezioni. Il leggendario numero 10 del Brasile era stato operato nel settembre del 2021 per rimuovere un tumore al colon. In un primo momento sembrava che il male fosse stato sradicato, ma il cancro si era ripresentato all’inizio del 2022 ed erano ripartiti i cicli chemioterapici. Pelé, nella terza parte della sua vita, è stato tormentato da gravi problemi di salute. Nello scorso decennio ha subito interventi ai reni e alla prostata, ha sofferto di una seria infezione alle vie urinarie, è andato in emodialisi. È stato operato a un’anca, però la chirurgia non è stata risolutiva e di fatto o Rei da tempo è condannato all’immobilità. Non ha mai perso l’ottimismo, però, neppure in queste ore. «Amici miei, voglio mantenere tutti calmi e positivi è stato scritto in serata sul suo profilo Instagram -. Sono forte, ho tanta speranza e seguo il mio trattamento come al solito. Voglio ringraziare tutto il team medico e infermieristico per le cure che ho ricevuto. Ho molta fede in Dio e
O Rei era stato operato già nel 2021, ma la malattia si è ripresentata. Sono stati interrotti i cicli di chemioterapia perché ormai inefficaci: è sottoposto solo a cure palliative