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Niente vacanze per recuperare dall’infortunio E nel ritiro in Spagna può essere già al massimo
ietro Pellegri è tornato. Ed allora, si parte dalla notizia con la quale Juric ha concluso la prima settimana di allenamenti dopo le vacanze. Un weekend con il sorriso: il Toro ha riabbracciato il suo giovane centravanti. Il rientro di Pellegri riempie gli spogliatoi del Filadelfia di ottimismo. Arriva un mese dopo quello sfortunato infortunio alla caviglia sinistra al primo scatto a Bologna. E a tre giorni dalla partenza per il ritiro in Spagna.
P100% Pietro
Ieri mattina, la squadra ha svolto l’ultimo allenamento settimanale al Filadelfia. Juric ha concesso una domenica di riposo. È stato il momento
Il sogno azzurro
A differenza dei suoi coetanei, Pellegri non è molto “social”. Al sostanziale silenzio Instagram, ha concesso un’eccezione pubblicando una foto di sé in azzurro. «Un onore sempre», ha poi commentato. ideale per il completo rientro in gruppo di Pietro. Già venerdì era stato tempo di prove generali per tastare, definitivamente, la tenuta della caviglia sinistra. Risposte tutte positive, e finalmente è ricomparso il sorriso sul volto di Pellegri. Ieri, ha potuto ricominciare a lavorare insieme ai compagni. La caviglia sinistra non presenta più problematiche, non ha più fastidio e anche l’edema osseo nato in conseguenza della distorsione nei primi secondi della partita del 6 novembre al Dall’Ara è stato assorbito. Insomma, Juric ha riaccolto un Pellegri al 100%. Anzi, forse pure qualcosa in più...
Un toro
Oltre alla perfetta integrità fisica, adesso c’è da scommettere che saranno le motivazioni a mettergli le ali. In questa prima parte della stagione, Pellegri ha dato prova, più volte, di essere nel mezzo di una completa maturazione. L’ultimo esempio ci riporta al 13 novembre, quando nonostante la caviglia infortunata ha voluto viaggiare con la squadra verso Roma e partecipare alla sfida dell’Olimpico dalla panchina. In questa pausa, non si è concesso un giorno di vacanza: tutte le mattine, era al Filadelfia per terapie, corsa, allenamenti personalizzati sul campo. L’obiettivo era ottimizzare, e sfruttare al massimo, il periodo di stop per farsi trovare pronto all’appuntamento con la ripresa. È andata proprio così, è filato tutto liscio:
Il centravanti Pietro Pellegri, 21 anni, è da giugno di proprietà del Torino: 11 presenze nelle prime 15 giornate di Serie A. Ha saltato 4 gare per infortuni adesso Juric in Spagna si troverà un Pellegri in versione da... Toro.
Si riparte
Il viaggio di Pietro può ripartite. Motivazioni a mille, entusiasmo crescente, la convinzione di essere sulla strada giusta con il navigatore di bordo stabilmente orientato verso un obiettivo: raggiungere l’esplosione definitiva con il Toro nel prossimo anno. Sulla sua agendina granata, Pellegri si è segnato un paio di obiettivi “sensibili”. Uno su tutti, per esigenza di sintesi: il 2023 dovrà essere il suo anno. Juric sa che il Toro con un Pellegri in forma davanti potrà assumere tutta un’altra fisionomia, come si è già intravisto in quelle tre settimane tra la Coppa Italia (Cittadella), il blitz di Udine e il colpo casalingo con il Milan. Pietro ripartirà dalla Spagna, da lì un lungo scivolo verso il nuovo anno nel quale punterà a fare all-in: diventare stabilmente il centravanti titolare del Toro a suon di gol, vincere l’Europeo Under 21 in estate. E, a ruota, entrare a far parte del gruppo azzurro di Mancini che punterà alla qualificazione all’Europeo. Un 2023 da Toro.
TEMPO DI LETTURA 3’25’’
Pietro Pellegri è nato il 17 marzo
2001 a Genova. Centravanti d’area, è il numero 9 dell’Under 21. Cresciuto nelle giovanili del Genoa, esplode molto giovane: gioca la sua prima gara in Serie A a 15 anni e 280 giorni nella partita Torino-Genoa, indossando la maglia rossoblù. Segna il suo primo gol nel massimo campionato il 28 maggio 2017, a 16 anni, in Roma-Genoa. Nel 2018 si trasferisce al Monaco, dove è frenato dagli infortuni muscolari. Nell’estate 2021 rientra in Italia, al Milan, prima di passare a gennaio 2022 al Torino.
Con la nazionale Under 21 ha 5 presenze e 2 gol, una gara in Nazionale A