La Gazzetta dello Sport - Sicilia

«Con la Roja dopo il Chelsea Voglio il bis mondiale»

«Tabellone facile? Dalla parte della Spagna le big europee...»

- Di Filippo Maria Ricci

esar Azpilicuet­a ha iniziato il 2022 da campione del mondo. Il 12 febbraio col Chelsea di Tuchel, da capitano e non lontano da qui, ad Abu Dhabi, conquistò il Mondiale per club battendo 2-1 il Palmeiras.

C▶ Nove mesi dopo spera di fare lo stesso con la Spagna a Doha?

«Magari, sarebbe fantastico!».

▶ E in mezzo?

«In questi pochi mesi sono successe tante di quelle cose che sembrano passati 3 anni. Col Chelsea ho conquistat­o l’unico titolo che mi mancava a livello di club, e da lì è stato un susseguirs­i di situazioni assai complicate, a livello mondiale, societario e personale. La guerra, le sanzioni, il club che subisce l’embargo economico, il mio contratto in scadenza ma con il rinnovo automatico a 30 partite. Io ricevo un’offerta (del Barcellona, ndr) nella quale potevo guadagnare di più ma mi sentivo responsabi­le nei confronti di un club che mi ha accolto 10 anni fa, nel quale mi sento a casa e di cui sono capitano. Per cui ho continuato a giocare e sono arrivato alle 30 partite, sinceramen­te non me la sentivo di voltar loro le spalle al Chelsea anche se non sapevo chi sarebbe arrivato e cosa pensavano di me i nuovi proprietar­i, e la gente ha apprezzato molto il mio atteggiame­nto. Ho agito seguendo la mia indole, io sono una persona onesta e non cambio per opportunis­mo. Sono stati mesi difficili, ma sono contento di ciò che ho fatto».

▶È vero come si è scritto che è arrivato a pagare di tasca propria per i viaggi del Chelsea, il bus, la benzina, eccetera?

«Alcune cose sì, le abbiamo pagate. Ognuno di noi ha messo qualcosa, ma con naturalezz­a, bisognava aiutare e l’abbiamo fatto. Il club aveva bisogno e come capitano mi sono sentito in dovere di dare una mano, insieme ai miei compagni. Non puoi pensare solo a te stesso, c’è il club, ci sono gli impiegati, i tifosi. Bisognava rimboccars­i le maniche».

▶ Poi mandano via Tuchel e prendono Potter. Ora il tedesco è uno dei nomi che girano per la Germania, glielo consiglia?

«Beh, la verità è che Thomas appena arrivato ha avuto un impatto incredibil­e, siamo diventati campioni d’Europa in 4 mesi, poi Supercoppa, Mondiale per club. Ha imposto il suo stile, sono stati mesi fantastici. Ha puntato su di me nonostante col tecnico precedente non giocassi molto. Non posso che parlarne bene, detto questo non sono nessuno, la fe

Il Marocco finora ha subito un solo gol e con in più la classe di Ziyech

Cesar Azpilicuet­a difensore del Chelsea e della Spagna derazione tedesca sa cosa fare».

▶ Cosa le passa per la testa quando segna la Costa Rica e siete eliminati?

«Un nervoso tremendo. Sapevamo che poteva succedere, le 4 squadre del girone potevano passare o essere eliminate però quando ti ci trovi è un’altra cosa. Dalla panchina cerchi di essere positivo, dare una mano come puoi. La nostra forza è che comunque dipendevam­o da noi stessi, segnando saremmo passati, anche se non ce l’abbiamo fatta».

▶ Eravate al corrente del risultato?

«Sì, appariva anche sul tabellone dello stadio. In campo magari no perché sei concentrat­o su altro».

▶Ha parlato con il suo compagno Kai Havertz? L’ha ringraziat­o?

«Diciamo che l’ho consolato. Ho un grandissim­o rapporto con lui e sta vivendo un momento difficile, per il quale sono passato nel Mondiale brasiliano, quando ci hanno eliminato dopo due partite. Uscire nel girone è brutto, Kai è un mio compagno e ho cercato di tirarlo su dicendogli che è ancora giovane e che tra 4 anni avrà un’altra possibilit­à».

▶ Siete passati come secondi, cambiando strada nel tabellone.

«La carta spesso è molto lontana dalla realtà. L’Argentina che per molti è favorita ha sofferto con l’Australia, e non doveva esserci partita. E da questa parte del tabellone ci sono le europee: il nostro continente ha dato sette delle ultime otto finaliste al Mondiale. Non mi sembra che Francia o Inghilterr­a possano essere considerat­e avversari facili. E comunque pensiamo al Marocco, che arriva in grande fiducia e mi sembra un’ottima squadra: fin qui ha incassato una sola rete, su autogol, e ho letto che ha subìto solo cinque tiri. Difendono bene, hanno le idee chiare e psicologic­amente sono in un gran momento. E hanno fatto sette punti, cosa che è riuscita solo a Inghilterr­a e Olanda, due squadre già ai quarti».

▶Nel Marocco c’è un altro suo compagno, Hakim Ziyech. Ci ha parlato?

«No, con lui mi sento meno che con Havertz. È in gran forma, e la qualità non gli manca davvero. Sarà dura, un po’ come questo 2022».

TEMPO DI LETTURA 2’40”

Cesar Azpilicuet­a

È nato il 28 agosto 1989 a Zizur Mayor. Inizia all’Osasuna, dove rimane fino al 2010, quando passa al Marsiglia. In Francia vince 2 Supercoppe e 2 Coppe di Lega, ma è dal 2012, con il Chelsea, che vince tutto: 2 Premier, una FA Cup, la Champions 2020-21 da capitano, e ancora Supercoppa Uefa e Mondiale per club

 ?? GETTY ??
GETTY

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy