Non solo Ronaldo: Portogallo di lusso Ma questa Svizzera ora fa paura a tutti

Bruno Fernandes, Bernardo Silva, Felix: il c.t. Santos è il favorito e rischia di più

a partita che non avremmo mai voluto vedere in questo Mondiale. La sfida tra chi ci ha messo in riga nel gruppo e chi avremmo dovuto affrontare nell’eventuale spareggio. Svizzera e Portogallo sono stati i nostri incubi, mentre facevamo i conti con il calendario delle partite da lì al Qatar. Poi è la arrivata la Macedonia del Nord a farci collassare in un brodo colloso e zuccherato da cui, forse, ci tireremo fuori soltanto “facendo” l’Italia nel gruppo di qualificazione a Euro 2024 e nella “final four” di Nations League a giugno. Ma intanto non siamo qui al Mondiale. Per la seconda volta di fila. Niente vale come un Mondiale. Ci sono Portogallo e Svizzera. C’è Cristiano Ronaldo con tutta la sua corte di miracoli, i problemi e la grandeur che coinvolge, nel bene e nel male, la sua nazionale. E c’è la Svizzera senza un grande nome, un totem. Ma forse per questo la stiamo sottovalutando.

LSvizzera da “grandi”

Non doveva essere qui la Svizzera, inserita nel gruppo dell’Italia, e invece i due pareggi a Basilea e Roma, i due rigori maledetti di Jorginho, hanno scritto una classifica diversa. Non doveva neanche fare una grande strada all’Europeo, un anno fa, travolta dagli azzurri nel gruppo e ripescata da “terza”. Sbagliato. Negli ottavi ha eliminato ai rigori la Francia di Mbappé e nei quarti è uscita, sempre ai rigori, con la Spagna. Abbiamo sottovalutato certi messaggi. Non doveva neanche raggiungere gli ottavi del Mondiale, inserita nel gruppo choc con Brasile e Serbia, e per poco non sbatteva la Seleçao al secondo posto. Un gol in meno l’ha spedita da Cristiano Ronaldo, altrimenti avrebbe giocato gli ottavi con la Corea del Sud.

Bruno Fernandes leader

La Francia out, per poco la Spagna, l’Italia, ora la Serbia. Tutto chiaro: la Svizzera non ha niente da perdere stasera contro il super favorito Portogallo. CR7 e compagni sono più forti, nessuno lo discute, ma la perdita di Nuno Mendes non è stata indolore, anche se il Dalot visto con i

Il trequartista Joao Felix, 23 anni, è uno dei punti di forza del Portogallo. Gioca con l’Atletico Madrid coreani potrebbe prendersi il posto a destra, spostando Cancelo a sinistra. Mentre un sondaggio rivela che il 70 per cento dei tifosi non vorrebbe più Ronaldo, brilla la stella di Bruno Fernandes: immagine vincente di lavoratore di classe. Tuttocampista che il c.t. Santos fa giocare a destra, un po’ mezzala del 4-3-3, un po’ esterno del 4-2-3-1, ma in realtà libero di muoversi ovunque, assieme a Bernardo Silva, e di tessere una manovra protetto da Neves e Carvalho. Ai gol do

vrebbe pensarci Ronaldo, mentre Leao freme in panchina in attesa del suo quarto d’ora finale di celebrità.

Niente o tutto da perdere

Inevitabile dire Portogallo: il ko con la Corea del Sud non deve ingannare, c’erano la squadra B e molte meno motivazioni degli asiatici. Ma ora un po’ di preoccupazione si sente. La paura che il grande sogno dell’ultimo Mondiale di Ronaldo possa trasformarsi in un incubo. Giocare contro la Svizzera è difficilissimo, perché non ti lascia... giocare. I due mediani, Xhaka e Freuler, proteggono disegnando una doppia cerniera difensiva, mentre gli attacchi arrivano dalle fasce: a destra Shaqiri, che rientra sempre per il cross, vero regista offensivo, a sinistra Vargas con la sua corsa. Embolo fa il centravanti, non implacabile in zona gol ma mobilissimo. Difficile che il ritmo sia alto, più facile che la situazione vincente nasca da un errore. Solo che la Svizzera può permettersi di sbagliare e il c.t. Yakin, comunque, sarà ringraziato per il bel lavoro, e l’evoluzione del gioco di Petkovic. Invece Santos non ha questa possibilità: l’unico c.t. vincente del Portogallo, un Europeo e una Nations, oggi si gioca tutto. E Ronaldo con lui.

Nessun pericolo La Svizzera ha un ottimo collettivo senza fenomeni E spesso viene sottovalutata

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