La Gazzetta dello Sport - Sicilia

E la Procura Figc si concentra sul fronte stipendi

Chiné al lavoro, la fase istruttori­a avrà tempi lunghi Più difficile che si torni ad aprire il caso plusvalenz­e

- Di Elisabetta Esposito

gni giorno continuano a uscire intercetta­zioni e ogni giorno cresce la preoccupaz­ione dei tifosi bianconeri su quello che potrà essere l’esito dell’inchiesta sportiva. La Procura federale è costanteme­nte al lavoro e, come noto, ha già compiuto i primi passi ufficiali. Dopo aver ricevuto gli atti dell’inchiesta Prisma dalla Procura di Torino e averli analizzati con la massima attenzione, il procurator­e capo Giuseppe Chiné ha aperto un fascicolo sul cosiddetto “filone stipendi”, la manovra “correttiva” sulle rinunce dei calciatori a una parte dei compensi durante l’emergenza Covid, che per i pm di Torino fu in gran parte fittizia e in grado di produrre una distorsion­e di bilancio che sarebbe andato a pesare sulle stagioni 201920 e 2020-21. Chiné sta raccoglien­do tutti gli elementi necessari per avere il quando più completo possibile. Del resto l’affare è delicato e ci si vuole muovere con prudenza. I tempi non saranno brevi, è più che probabile che la fase istruttori­a non si concluda prima della fine di gennaio. A quel punto dovrebbero arrivare gli eventuali deferiment­i. La possibile violazione in questo caso fa riferiment­o in modo particolar­e al comma 4 dell’articolo 31 del Codice di giustizia sportiva che regola i contratti stipulati dai club: la sanzione prevista è di «uno o più punti di penalizzaz­ione». Appare chiaro, leggendo i diversi stralci di intercetta­zioni pubblicati finora (Chiellini e non solo), che sia questa la questione più delicata in questo momento, il fronte che più preoccupa la dirigenza bianconera. Gli elementi sono tanti, ma Chiné, come

Odetto, vuole arrivare all’eventuale processo con tutte le carte in regola per affrontarl­o al meglio.

Le plusvalenz­e

Diversa la situazione per il caso plusvalenz­e. A differenza del fronte stipendi, qui la giustizia sportiva si era già mossa, lo aveva fatto prima ancora di venire a conoscenza dell’indagine della Procura torinese. Si era arrivati al secondo grado di giudizio, quando - e siamo al 17 maggio scorso - la Corte federale d’Appello aveva respinto il ricorso della Procura Figc, confermand­o l’assoluzion­e (anche) della Juve. Al momento appare molto difficile che Chiné voglia richiedere la revocazion­e di quella sentenza. Per farlo dovrebbe infatti avere in mano la prova schiaccian­te del dolo nell’alterazion­e delle valutazion­i di determinat­i giocatori. E poi, ormai è piuttosto chiaro, il “filone stipendi” potrebbe essere già di suo compromett­ente.

TEMPO DI LETTURA 1’58’’ pericolosi Giorgio Chiellini, 38 anni, ha lasciato la Juventus alla fine della stagione scorsa: compare in molte intercetta­zioni relative al

“filone stipendi”

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